Supercoppa Beko 2015 - Le pagelle dell'Olimpia Milano

27.09.2015 00:01 di  Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Supercoppa Beko 2015 - Le pagelle dell'Olimpia Milano

McLean 7 - Segna i primi punti della stagione milanese con un jumper cadendo all’indietro. Indizio di classe in una giornata di grande sostanza, dove risulta miglior rimbalzista in campo (8) con 12 punti all’attivo frutto di un 3/4 dal campo e un 6/6 in lunetta. Sostanzioso.

Lafayette 6 - Piazza una bomba vitale nel primo quarto che evita la fuga immediata di Venezia poi non tiene il passo, e si vede. Poca presenza difensiva e offensiva in 18’ di utilizzo. Di più non si poteva pretendere dopo l’intervento al menisco di agosto. Convalescente.

Gentile 7.5 - Il senso del gioco di Venezia è incoraggiarne l’isolamento, ma lui risponde con un buon 5/8 al tiro e 3 palle perse che spariscono al confronto con i 5 rimbalzi e i 6 assist. L’ultima giocata per McLean è da oscar. Responsabilizzato.

Cerella 6 - L’improvvisata preparazione e il cambio di coach possono averne mutato il ruolo in squadra, nello spogliatoio e soprattutto in campo. Risponde con 8 punti e 3/3 dal campo, ma in difesa non è l’uomo del cambio di marcia, come dice il -5 di plus/minus. Riqualificato.

Simon 6 - Come nel caso di Lafayette il fisico è quello che è, perché la nazionale croata ha portato pochissima fortuna a questa Olimpia. Tre soli minuti nell’ultimo quarto, ma prima alcune ottime giocate in entrata nei momenti cardine. 4 assist e 2 rubate parlano di saggezza e grande talento offensivo. Segnalato.

Macvan 6.5 - Paga le difficoltà di una squadra senza equilibrio, e di un gioco offensivo che predilige McLean sotto canestro. Prende 5 tiri mettendone uno solo a segno, ma cattura 4 rimbalzi e garantisce una solidità difensiva che dice, infine, +5 di plus/minus. Sostegno. 

Cinciarini 6.5 - La differenza con Hackett è tutta in questi 21’. Tiri per necessità, 3/5, presenza in ogni lato del campo, 2 rimbalzi e 2 recuperi, e 3 assist per gradire. Presenza offensiva e difensiva in una squadra che non conosce, lui puro giocatore di sistema. Generatore.

Jenkins 6.5 - Il primo assaggio d’Italia dice 3 falli, 4 quando prova una giocata offensiva. Avvio scioccante, ma non per l’erede di David Moss, che ne finale dà la scossa con un recupero con canestro e il pressing che porta Goss all’infrazione di passi. Decisivo.

Hummel 5.5 - ll grande assente. Dopo un preparazione così e così ci si attende dall’ala americana il salto di qualità nelle prime sfide, e invece Hummel risponde con 1/9 al tiro, e tanta approssimazione. Quanto meno, in difesa, esiste, a conferma della sua applicazione. Intimidito. 

Lawal 5.5 - La sua prima a Milano sà tanto dell’ultima a Milano di due anni fa. Soli 10’ di gioco in una squadra che predilige il gioco a due ali con McLean e Macvan. 4 rimbalzi danno coraggio, ma il ruolo di pivot è ancora da strutturare. E Barac siede in tribuna, per ora. Centellinato.

Coach Repesa 6.5 - Sbaglia l’approccio difensivo sui pick and roll come ammette a fine gara. Ma comprendere l’errore è base di rilancio, e allora ottiene il massimo da una squadra operaia che, a lungo termine, pare avere doti per ben altra produzione. Riporta infine a Milano il concetto di rotazione, con dieci uomini sopra i 10’ di utilizzo. Durerà? Gestore.