SOTTO ESAME: Pistoia. Analisi e voto alla scorsa stagione, con uno sguardo alla prossima

18.07.2016 16:56 di  Alessandro Palermo   vedi letture
SOTTO ESAME: Pistoia. Analisi e voto alla scorsa stagione, con uno sguardo alla prossima

COMMENTO E VOTO ALLA SCORSA STAGIONE (regular season)
Stagione folle quella di Pistoia, dalla prima all'ultima giornata di campionato. Un sali e scendi, peggio delle montagne russe. Prima bene, anzi benissimo, poi un disastro. Per chiudere, infine, con il piede giusto, ringraziando anche chi - nelle posizioni arretrate di classifica - non ne ha mai approfittato. Ma andiamo con ordine: i toscani partono alla grandissima con ben 6 vittorie nelle prime 7 partite della stagione, di cui 4 consecutive. L'unica sfonfitta di quelle sette gare fu contro la potenza Olimpia Milano, dunque, ko che ci poteva stare tutto. Un inizio col botto, andando oltre anche le aspettative. Ma poi? Non si cosa sia successo, una crisi profonda. Dalla sconfitta con Trento del 31 gennaio alla 26esima giornata, in quel lungo lasso di tempo sono maturati ben 8 ko in 9 incontri, in mezzo soltanto una vittoria con Caserta. A rendere il tutto ancora più difficile da gestire ci hanno pensato anche i fatti di Giorgio Tesi-Manital Torino del 25 marzo, dove una piccola fetta di "tifosi" del PalaCarrara ha pesantemente insultato coach Esposito e giocatori, in primis Ariel Filloy. Uno scenario al quanto deprimente che, però va detto, ha coinvolto soltanto una minoranza dello splendido tifo toscano. Da quel momento l'aria si è fatta ancor più tesa e sicuarmente non deve aver agevolato i giocatori, i quali però sono riusciti a riprendersi, acciuffando la sesta posizione, dopo aver sfiorato per qualche settimana la clamorosa esclusione dai playoff. L'ultima battuta d'arresto di quella terrificante striscia di sconfitte risale all'undicesima giornata di ritorno, il 3 aprile in casa della Pallacanestro Varese. A quattro giornate dalla fine la situazione non era decisamente delle migliori per la Giorgio Tesi Group, con proprio i varesini che tentavano di rimontare dalle retrovie per "scippare" l'ottava piazza valevole per i playoff e con la sconfitta del PalaWhirpool, Pistoia partiva sicuramente con un handicap. Ed, invece, da quell'ennesimo ko la squadra di Esposito reagì e trovò la forza di vincere 3 delle ultime 4 gare del campionato, rispettivamente contro Bologna, Sassari e Capo d'Orlando, arrendendosi soltanto in casa della Reyer. Nel complesso giudicare la stagione di Pistoia è assai difficile viste le due fasi della stagione completamente opposte. La prima parte è da 8 in pagella, mentre la seconda è da 4. Dunque, la media assegnerebbe alla nuova The Fleex un 6 ma - a differenza di quanto fatto con altre società - non me la sento di ridurre il voto stagionale di Pistoia ad una media aritmetica, specia in virtù di più fattori. Primo su tutti: le assenze. La squadra di Esposito ha dovuto far fronte a molti infortuni che ne hanno condizionato la stagione. Questo, però, è successo anche a molte altre squadre ma a Pistoia la sfortuna ha colpito nel momento peggiore. A questo voglio aggiungere che la squadra, nonostante tutto e tutti (anche quei tifosi che insultavano i propri beniamini), è riuscita non solo a qualificarsi ai playoff ma anche a chiudere il campionato in sesta posizione, con un budget ridottissimo, tra i più bassi dell'intera Serie A. Per questo credo che i toscani meritino una media che rispecchi più quanto visto nel girone d'andata che in quello di ritorno. VOTO 7.

PLAYOFF
Per quanto scritto in precedenza, Pistoia più che qualificarsi ai playoff non poteva fare. Se l'avesse fatto anche come ottava sarebbe andata ugualmente bene, così come se avesse chiuso anche al decimo posto non sarebbe successo nulla per una piazza come quella di Pistoia. Ariel Filloy e compagni sono andati ben oltre gli obiettivi minimi imposti dal club in estate, il sesto posto è stato il giusto premio ad una giovane società in continua crescita ma che ha anche - ragionevolmente - alcuni limiti. Passo dopo passo Pistoia potrebbe diventare una piazza sempre più importnate e magari ambire a piazzamenti migliori, ma per ora chiedere di più alla The Fleex sarebbe esagerato ed insensato. Per questo il secco 3-0 con Avellino nella post-season non deve creare malumori ed, infatti, la (splendida) tifoseria biancorossa ha salutato la squadra con un tributo emozionante, quasi commovente. Siamo sicuri che se ai playoff, Pistoia ci fosse arrivata in forma smagliante (soprattutto mentalmente), avrebbe potuto portare Avellino anche ad una Gara 5. Ma con i "se" non arriviamo da nessuna parte, per questo, bisogna aspettare la prossima annata.

LA PROSSIMA STAGIONE (buoni propositi e premesse)
L'augurio è quello di ripetersi. Se Pistoia dovesse centrare i playoff per il secondo anno consecutivo farebbe un miracolo sportivo, con la speranza che questa volta possa giocarsela di più con le grandi. Fronte mercato: la partenza di Alex Kirk brucia, eccome se brucia e si farà sentire tantissimo, così come quella di Ariel Filloy, volato a Venezia. Piace molto la fiducia data ad Eric Lombardi, sventando l'assalto di Torino, sintomo che la società crede sui giovani italiani. A tal proposito, peccato non aver rinnovato il prestito di Andrea Amato. Pollice sù anche per la conferma, con tanto di fascia di capitano, a Michele Antonutti. Pollice giù per i nuovi acquisti, c'è tanto ancora da lavorare ma - sempre per rimarcare il fattore degli italiani - la firma di David Cournooh (biennale) è da considerarsi assolutamente positiva.