Riccardo Sbezzi spara a zero su Sandro Gamba e Toni Cappellari

08.12.2016 01:00 di Alessandro Palermo   vedi letture
I 4 protagonisti della storia
I 4 protagonisti della storia

"Sandro Gamba dice delle falsità su Gentile, lui con gli Houston Rockets non ci ha mai parlato. Toni Cappellari? Ai tempi fece di tutto per mandare via da Milano papà Nando, oggi getta fango su Alessandro senza che ci abbia mai parlato una volta sola." (Riccardo Sbezzi)

L'intervista ad Antonio Cappellari ha fatto molto discutere (QUESTA), per i toni con cui sono state dette certe cose ma in generale per il contenuto in sé dell'intervista. Cappellari non si è risparmiato, evitando i mezzi termini. D'altronde "Toni" è sempre stato un personaggio costante, ha sempre detto la sua opinione senza guardare in faccia nessuno, schietto e senza tergiversare sui propri pensieri personali. Tutto quello che pensa lo dice, senza problemi, senza paranoie. Una rarità nel mondo dello sport o comunque in ambito mediatico, dove le affermazioni diplomatiche sono all'ordine del giorno e non fanno altro che annoiare. Il fatto, però, è che il buon Cappellari ci è andato giù piuttosto pesante su Gentile, proprio come nel suo stile del resto. Diretto. Riccardo Sbezzi, procuratore di Alessandro Gentile ha voluto ristabilire la verità dei fatti, lasciando l'interpretazione solo alle opinioni. L'agente numero uno in Italia ha voluto ribattere a Cappellari, anche perché - a detta di Sbezzi - le sue parole sono piene di falsità. Ma il "Mino Raiola del basket" (definito così da molti addetti ai lavori e tifosi) ha colpito anche Alessandro Gamba.

Dal suo stato d'animo direi che sta preparando la cerbottana, a chi spara il primo colpo?
"Partiamo con il dire che, questo, è un periodo in cui molte persone parlano tanto per parlare. Anche se mi ero ripromesso, professionalmente, di parlare poco di questa cosa, ora sono costretto a doverlo fare. Diciamo pure al Signor Alessandro Gamba che non può permettersi di dire qualsiasi cosa, solo perché è un Hall of Fame. La memoria di un siciliano (Sbezzi è di Ragusa, ndr) è molto lunga. Quando Gamba dice su un quotidiano nazionale che è stato chiamato dagli scout di Houston e che gli hanno chiesto informazioni sul giocatore, dice una falsità. Il giorno che l'intervista viene pubblicata mi scrive uno scout dei Rockets, mandandomi il link dell'articolo, dicendomi che questo si era inventato tutto."

Doveva togliersi soltanto questo sassolino o ce ne sono altri nella sua scarpa?
"Non mi è piaciuto il tono dell'intervista, da voi pubblicata, usato dal Toni Cappellari. Il soggetto in questione si diverte moltissimo a dire cose non vere. A me, poi, non piace la gente che fa commenti giusto per farsi un po' di notorietà. E' fuori dal giro da un pezzo, dunque, ha bisogno di rilasciare certe dichiarazioni per farsi un po' di pubblicità personale. Dopo l'intervista in questione ho chiamato Cappellari e mi ha chiesto scusa per la storia del mal di schiena 'politico', chiedendomi di rivolgere le sue personalissime scuse anche ad Alessandro Gentile. Non vorrei che abbia problemi di empatia con la famiglia Gentile da quando Nando segnò 28 punti nella finale scudetto, nel 1991 con la maglia di Caserta. Quella sera pianse, il General Manager dell'Olimpia, come piansi anche io da tifoso. Ma quella finale rimase indigesta a Cappellari, tanto indigesta che poi nel '97 fu lui a spingere Nando lontano da Milano. Firmò al Panathinaikos perché fu Cappellari a volerlo. Fece di tutto per mandarlo via e allora noi andammo via. Comunque ancora oggi, quando rivedo i successi del mio fratello del basket, Nando, ancora godo. Come godo per lo scudetto di Milano dopo 18 anni di sofferenza, dove è il figlio (Alessandro) dell'ultimo capitano (Nando) a vincere lo scudetto - da capitano - proprio come fece il padre in maglia Olimpia. Ora tutti i nemici si stanno divertendo a parlare ma il campo parla e parlerà per tutti."

Da quando Gentile ha lasciato l'Olimpia se ne sono sentite davvero tante...
"Devo rispondere a tutte queste cose? No mi spiace, a questo giochino non ci sto. Io so come è andata la situazione. Il giocatore ha fatto un comunicato stampa, congiunto con la società, diciamo che è stato un armistizio scritto. Qualcuno, poi, ha parlato, dicendo qualcosa in più. I siciliani, però, sono abituati a dare la propria parola d'onore. Io l'ho data e non parlerò. Quando leggo lezioni di stile, sui valori, oppure attestati di stima vari ad altre figure mi sale un nervoso. Poi, lui non può giudicare. Testa calda Gentile? Ma se non ha mai e dico mai avuto un contatto, una parola con Alessandro! Mai! Non ci sono rapporti tra i due, non si sono neanche mai parlati. Così come Cappellari non ha rapporti stretti con nessuno dell'Olimpia per fare quel discorso sulle teste calde."

E sul rapporto tra Alessandro Gentile e Nicolò Melli, cosa dice in merito?
"Chiedo a Cappellari di chiamare Melli e di farsi dire da Nicolò perché se ne è andato da Milano. E di chiedergli cosa pensa di tutta questa storia. Tutti parlano, si divertono ma noi siamo seduti sulla riva del fiume e prima o poi ci volteremo. Ci tengo a precisarlo, io non sto parlando di nessun tesserato o dipendente dell'Olimpia Milano. Questa è uno sfogo per gli addetti ai lavori, per i tuoi colleghi che si stanno divertendo. A parlare dopo sono tutti bravi, è facile parlare ora che Gentile è andato via. Nella vita, però, è bravo chi parla prima, non dopo. Io di solito parlo prima e mi prendo la responsabilità di ciò che dico. In realtà penso che il vero obiettivo degli attacchi non sia rivolto a Gentile ma indirettamente all'Olimpia Milano. L'obiettivo è colpire la società. Noi, io ed Ale, continueremo a comportarci come stiamo facendo. Lui è uscito con stile, con un bel post, dove ha salutato i tifosi e ringraziato tutti con delle belle parole. Poteva parlare ma ha evitato."

Dove andrà adesso Gentile?
"Tutti stanno dicendo che ci sono un sacco di squadre a volerlo, che stiamo parlando con questi e con quest'altri. Ma ci siamo presi un po' di tempo, dobbiamo avere pazienza. Vogliamo scegliere un progetto tecnico serio, tanto prima di gennaio non potrebbe giocare in EuroLega"

A proposito, si è letto anche di un interessamento del Bayern Monaco che non fa l'EuroLega ma l'Eurocup
"Non abbiamo parlato ancora con nessuno, escludo comunque il Bayern. Il nostro obiettivo è l'EuroLega"

Anche adesso, che non giocherà più nel nostro campionato, sentiremo ancora parlare di Gentile? Mi riferisco alle critiche come giocatore ma anche come uomo.
"Molto spesso tra i giocatori di alto livello, che frequento e che ho frequentato, si ha come usanza quella di valutare un'atleta per ciò che ha vinto e per il conto in banca. Ecco, a tal proposito dico che Alessandro a 24 anni ha già vinto tanto (2 scudetti, 1 Supercoppa italiana ed una Coppa Italia, ndr), figuriamoci quando ne avrà 35. E di soldi ne ha messi da parte parecchi. Tra l'altro penso fortemente - e lo so per certo - che Livio Proli non abbia gradito le parole di Cappellari. Nel senso: di tutti i complimenti ricevuti, so che quelli di Cappellari sono sicuramente i meno graditi. Sicuramente Alessandro si arrabbierà molto con me, per queste mie parole. Mi aveva detto di non intervenire, di non dire niente. Ma siccome qualche volta mi fa arrabbiare lui (ride), questa volta lo faccio arrabbiare io. Stamattina (ieri) mi ha detto di non dire nulla ma non ho resistito."


Intervista esclusiva,
a cura di Alessandro Palermo

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