Reggio Emilia-Brescia, i numeri della partita

28.03.2017 02:00 di Alessandro Palermo   vedi letture
foto IASENZA
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Il posticipo di Serie A va alla Grissin Bon Reggio Emilia, che batte facilmente una Germani Brescia decimata dagli infortuni. 103 a 70 il finale del "PalaBigi", cliccando QUI potrete leggere la cronaca del match. Di seguito, invece, i numeri della partita, dieci dati che riteniamo significativi:

103 - Come i punti segnati da Reggio Emilia, che sfonda quota cento punti per la prima volta in stagione. I punti rifilati alla Leonessa sono record stagionale, la squadra di coach Max Menetti non era mai andata oltre i 98 punti. Una curiosità: i 98 punti risalgono alla vittoria contro Brindisi di un mese e mezzo fa, era il positicipo della terza giornata di ritorno, l'ultima vittoria casalinga della Reggiana prima della gara di ieri sera. Forse alla Grissin Bon conviene giocare sempre al lunedì sera.

50 - Come la percentuale dall'arco della Reggiana, scatenata da tre punti con un ottimo diciassette su trentaquattro.

40 - Come la valutazione stratosferica di Christian Burns, unico vero pericolo per la difesa locale. Segna ventidue punti (otto su otto ai liberi), subendo dieci falli. In una serata tragica arricchisce il proprio bottino personale con quattordici rimbalzi.

22 - Come i minuti giocati e la valutazione di Jalen Reynolds, il quale ha dominato con il suo solito atletismo fuori dal comune. Per lui anche tre schiacciate, quattro palle recuperate e sette rimbalzi. In casa Grissin Bon è quello con la valutazione più alta.

18 - Come i minuti giocati da Alessio Bolis, che - prima di ieri sera - aveva calcato il campo soltanto in tre partite, giocando una media di tre minuti. A partita quasi finita riesce a segnare anche il primo canestro in Serie A.

13 - Come le palle perse dagli ospiti, soltanto sei invece quelle dei padroni di casa.

8 - Come gli uomini di coach Menetti in doppia cifra: dai diciannove punti di Amedeo Della Valle, ai dieci segnati sia da Pietro Aradori che da Arturs Strautins.

5 - Come le palle perse da Marco Laganà, lanciato in quintetto da coach Andrea Diana per le tante assenze nel reparto esterni.

2 - Come i falli antisportivi fischiati a Marcus Landry, che hanno sancito la sua espulsione nel terzo quarto. Espulsione che ha accorciato ancora di più la copertina di coach Diana, riducendo all'osso le rotazioni. Molto dubbia comunque la chiamata sul secondo antisportivo, anzi, ci sbilanciamo senza problemi: il fallo non c'era e sappiamo anche di non essere gli unici a pensarlo.

1 - Come il punto realizzato da Pietro Vertova, sceso in campo nell'ultimo minuto di gioco per coronare sia il sogno dell'esordio in A, che quello del primo canestro. Una gioia immensa, salutato dai propri tifosi con un boato. Questa serata se la ricorderà a lungo.

A cura di Alessandro Palermo