L'estate Azzurra tra rimpianti, sviluppo e aspettative

Il mondiale che poteva essere, la difficile crescita dei nostri giovani e il sogno olimpico più vivo che mai.
28.08.2014 09:29 di Lorenzo Belli   vedi letture
L'estate Azzurra tra rimpianti, sviluppo e aspettative

Mentre l’Italia festeggia per la vittoria sulla Svizzera e la conseguente qualificazione ad Euro Basket 2015 le nazionali sconfitte dagli azzurri la scorsa estate si preparano, nella giornata di sabato, ad esordire al mondiale. No, non è un errore ma il potere delle wild-card, di chi ha sponsor e soldi per comprarsi il diritto di partecipare alle competizioni in barba a ciò che dice il parquet. Inutile nascondersi dietro a un dito, vedere Turchia e Finlandia inserite nel girone C un po’ di acidità sale; sarebbe stato uno spot perfetto: raggruppamento (sulla carta, per carità, poi bisogna giocare) abbordabile e un secondo posto pressoché assicurato con la pubblicità di un ‘match evento’ con il Team Usa. L’eventuale ottavo di finale contro – sempre nelle nostre fantasie da fenomeni del pronostico – contro una tra Australia e Messico, insomma per dirlo con parole povere: una autostrada per entrare nelle migliori otto del mondo, anche con qualche illustre defezione.

Sia chiaro, nessuna accusa di ‘tirchieria’ nei confronti della Federazione (specialmente visto il periodo economico del nostro paese) e tutto sommato nemmeno degli sponsor, anche se poi fa male vedere in altri ambiti che gli atti di ‘mecenatismo’ – sotto forma di fior di milioni allungati per avere Tizio e Caio su questa o quella panchina – non manchino. Piuttosto, rammarico che la FIBA abbia perseguito, ma d’altronde vi abbiamo beneficiato pure noi per andare in Giappone nel 2006, nel commerciare il sacrosanto diritto ottenuto sul campo per del “cash” liquido e immediato perché, ricordiamocelo, non sono state accettate le richieste nemmeno dei due mercati economici più importati del momento: Russia e Cina, con la conseguenza che quella che dovrebbe essere la competizione di punta della pallacanestro FIBA ha perso svariate decine di milioni di potenziali spettatori. Dimostrazione fin troppo palese che per andare in Spagna non contava l’aspetto tecnico, ma bastava pagare come hanno fatto Brasile, Grecia, Finlandia e Turchia. A noi, ai russi e ai tedeschi resta l’effimera gioia di essersi qualificati al prossimo Euro Basket nella maniera più naturale: giocando!    

Giocando ma non entusiasmando, almeno per quel che concerne l’Italia; nella fresca estate 2014 abbiamo avuto una ulteriore riprova che i giovani ci sono, anzi, ci sarebbero ma essendo pressoché ‘vergini’ in termini internazionali il loro contributo quando il gioco si fa duro è nullo. Inutile girarci attorno, il nocciolo della questione è evidente: i nostri ragazzi arrivano (più o meno) puntualmente in zona medaglie nelle competizioni continentali di livello giovanile, poi al momento del definitivo salto di qualità si fermano in panchina a sventolare asciugamani; calcare i parquet di A per 15’ è un miraggio per molti. Il problema non sta nella qualità ma nell’utilizzo e sul mancato sviluppo; su questo bisognerà lavorare in ottica futura dato che, defezioni, infortuni ed eventuali rinunce a cui non vogliamo pensare ne prendere in considerazione, la “sporca dozzina” per andare a caccia di Rio de Janeiro c’è, l’allenatore pure e la voglia di esserci anche. Concludiamo l’estate azzurra fiduciosi, non saremo la nazionale più bella o forte del mondo ma certamente tignosa, combattiva e determinata il che la rende comunque facile da amare e sostenere verso un sogno a cinque cerchi a cui arrivare, magari, con una medaglietta. Anche di bronzo o argento ci andrebbe benissimo…