EA7, il pagellone: Sanders e Simon senza leadership, Kalnietis ambiguo

02.12.2016 06:00 di  Alessandro Palermo   vedi letture
EA7, il pagellone: Sanders e Simon senza leadership, Kalnietis ambiguo

L'Olimpia Milano, nella decima giornata di EuroLega, viene sconfitta nettamente dall'Unics Kazan. In Russia finisce 100 a 79 per i padroni di casa, ultimi in classifica alla vigilia del match. Di seguito pubblichiamo le pegelle della squadra di coach Jasmin Repesa: Jamel McLean è l'unico a salvarsi, malissimo Kruno Simon e Mantas Kalnietis.

MCLEAN, voto 6/7
In un'Olimpia senz'anima, è l'unico a scaldare il cuore. Nel gelo del Tatarstan, è l'unico della combriccola a tornare a Milano sudato fradicio. Il sudore di chi ha lottato, dal primo all'ultimo dei ventidue minuti in cui è stato nella trincea di Kazan. Un soldato affidabile, che difficilmente delude. Non si tira mai indietro, e non ci riferiamo soltanto alla partita con l'Unics. Chiude con 16 punti a referto (14 nel primo tempo), 6/10 da due e 3 rimbalzi catturati. ARES, FIGLIO DI ZEUS.

HICKMAN, voto 6 -

Primo tempo disastroso, a tal punto da invocarne il taglio. L'ennesima serata europea orribile, proprio lui che - sulla carta - dovrebbe essere il faro della squadra in EuroLega. Colui che dovrebbe condurre i compagni, mano nella mano, da veterano, da senatore. Lui che un'Eurolega l'ha vinta per davvero, non soltanto nei sogni, invece fatica partita dopo partita. Poi, rientra dagli spogliatoi quasi ringiovanito. Qualcosa all'intervallo sarà successo, altrimenti non si spiega. Nel terzo quarto si carica tutto il peso della squadra sulle proprie spalle e sfida da solo l'Unics. Uno contro tutti ma non basta ad evitare il crollo del quarto periodo. 12 punti per il nativo di "Twin City", tutti nel secondo tempo (10 nel solo terzo quarto). Chiude anche con 4 rimbalzi catturati (quanto McLean e Raduljica messi insieme, così per dire) e 3 assist. Mezzo voto in più per essere riuscito a giocare uno splendido terzo quarto, nonostante i 4 falli a carico. Cosa non da tutti, roba da veterani. Ma allo stesso tempo, un voto in meno per il primo (terribile) scorcio di gara. DR. JACKYLL E MR.HIDE.

KALNIETIS, voto 4

Morbidissimo in difesa, se in attacco fosse anche solo un terzo di Langford lo scuseremmo ma non si salva neanche nell'altra metà campo. Male con il canestro alle spalle, a difendere, idem con il canesto davanti. Anche quando visuale e spazio sono sufficienti sbaglia tiri non da lui. Non da giocatore di talento e d'esperienza come lui. Ancora una volta è irriconoscibile: fa una partita da campione e cinque da brocco. Il problema è che lui, brocco, non è. Deve dare di più, deve. Sotto la doccia con 5 punti in 20' (2/6 dal campo), 2 rimbalzi e 2 assist. AMBIGUO.

RADULJICA, voto 5

Sul parquet della Basket-Hall Arena di Kazan soltanto per 13'. Peccato perchè contro Parakhouski stava duellando egregiamente. Contro un bestione di 211 cm e 122 chili, un "torello" come Raduljica sarebbe servito eccome. Invece, Repesa "Il mistico" decide di relegarlo in panchina. Certo che, nonostante i pochi minuti in campo, un misero rimbalzo acchiappato è una vergogna per un centro del suo tonnellaggio. 8 punti (4/7 da due) e troppi, troppi minuti in panca. SIAMO ALLE SOLITE.

DRAGIC, voto 5.5

"Il Ministro della Difesa" (ce ne sarebbe un altro nel roster dell'Olimpia ma il campo lo vede con il binocolo) parte forte: ottima pressione su Langford, limitandolo, e canestri importanti in avvio. 10 punti totali (3/4 da due) ma dietro l'arco litiga continuamente con il ferro (1/6 da tre). 5 rimbalzi e 3 assist al termine, a parte il primo quarto, nelle altre tre frazioni non incide per nulla. Se avesse fatto qualcosa in più in attacco, si sarebbe potuto meritare anche la sufficienza per l'ottima difesa su Langford. Solo che poi l'ex Milano decide di massacrare tutto e tutti. CI PROVA.

MACVAN, voto 5 -

22' in campo, 7 punti a referto (1/4 da tre). Lontano, anzi lontanissimo parente di quello ammirato nel mese di ottobre. IN CRISI.

CINCIARINI, sv

Sul parquet per quantaquattro secondi, roba neanche da Daniele Magro lo scorso anno (con tutto il rispetto per Magro). Meritava e merita maggiore considerazione. E' sempre lui il capitano della squadra, giusto? RUOLI CHIARI, AMICIZIA LUNGA.

SANDERS, voto 5
Contro l'Unics dimostra (e non è la prima volta) di non poter essere ancora definito il leader di questa squadra. Per ricoprire questo ruolo c'è sempre (se non sempre quasi) bisogno di lui, specialmente in partite come quella di Kazan. 10 punti ed un sufficiente ma non esaltante 4/8 dal campo. A condire il tutto anche 2 rimbalzi e 2 assist ma il sapore non cambia. INSIPIDO.

ABASS, voto 5.5
Ha l'arduo compito di dover difendere su Lanfgord, viene messo in campo solo per questo e non sfigura. La stella dell'Unics è di un altro pianeta ma l'ex canturino, che ne ha ancora da mangiare, ci prova con tanto cuore e tanta determinazione. In 16' abbondanti, però, il campo dice che Langford - di punti - ne segna comunque. Lui, invece, ne segna soltanto due e commette quattro falli che non spaventano il fenomeno americano. A TESTA ALTA.

SIMON, voto 4

Senza Gentile ci si sarebbe aspettati un Simon con maggiori responsabilità. Il fatto è che sia la squadra, che l'alleatore (quasi 26' in campo) queste responsabilità gliele hanno lasciate ma il croato non ha saputo sfuttarle minimamente. Un altro che potrebbe e dovrebbe fare il leader ma preferisce nascondersi. E basta con gli elogi, basta. Non è un marziano, una partita da tale (su cinque) non deve ingannare. RIVALUTATO.

COACH REPESA, voto 4.5

I quarantaquattro secondi a Cinciarini non ci sono proprio piaciuti, soprattutto a fronte dei 19' e 53'' del lituano con la maglia numero nove. Così come i 13' concessi a Raduljica, che male ha giocato comunque, ma contro Parakhouski era l'unico rimedio sensato. Ed, invece, no. Come sempre, da due stagioni a questa parte, si ostina a giocare quasi tutta la partita con un centro più leggero (McLean o Macvan adattato) e, questo, non può che nuocere alla squadra in termini di risultati. D'altronde lo faceva anche l'anno scorso con Esteban Batista, ma che gli avranno mai fatto i pivot pesanti? Mezzo punto in più per aver avuto il coraggio di rischiare Hickman con quattro falli, nel terzo periodo. Se l'ex Fenerbahce fosse stato espulso per il quinto fallo, tutta la stampa lo avrebbe "ammazzato" ma così facendo merita soltanto i complimenti. Fortunato, magari, ma la scelta su Hickman gli evita il quattro in pagella. Quattro e mezzo, comunque, meritatissimo. COLPEVOLE.


Pagelle a cura di Alessandro Palermo,
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