ANEDDOTI NBA - Quando vollero la testa di Jamal Crawford

10.04.2018 11:00 di  Emanuele Grignolio   vedi letture
Crawford in maglia Bulls
Crawford in maglia Bulls

Siamo in un ristorante di Chicago, il One Sixtyblue per l’esattezza. Il proprietario di questo locale è un certo Michael Jordan. Al tavolo ci sono tre signori intenti a giocare a dadi. Uno ha una faccia che promette poco di buono, gli altri due invece sono giocatori NBA. Il primo è Jamal Crawford, l’altro invece è Ray Allen. Entrambi stanno puntando pesantemente e sono sotto di molto. Allen non ha problemi a saldare immediatamente i suoi debiti, invece il nostro protagonista chiude la partita sotto di $100.000, ma la stagione non è ancora iniziata e dovrà aspettare il primo stipendio dato dai Chicago Bulls per saldare il debito. Qualche giorno più tardi, l’agente del giocatore riceve una telefonata minatoria dal signore con la faccia poco raccomandabile. Vuole i soldi o ucciderà il suo assistito. L’agente l’aggiusta alla bell’e meglio con un prestito da Jordan e la vendita dell’auto del suo assistito, così ancora oggi possiamo assistere alle prodezze di "J-Crossover"