Varese-Benfica, le pagelle! Pelle fa il leone, Cavaliero il capitano. L'incantesimo a Maynor e la timidezza di Avramovic

30.09.2016 12:11 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Varese-Benfica, le pagelle! Pelle fa il leone, Cavaliero il capitano. L'incantesimo a Maynor e la timidezza di Avramovic

Varese perde 70 a 72 la gara di ritorno dei preliminari di FIBA Champions League contro il Benfica. Ma, grazie al +3 di Lisbona, è la squadra di coach Paolo Moretti a passare il turno. Di seguito le pagelle dei biancorossi:

ANOSIKE, voto 6
Sta crescendo. Non in altezza, sia chiaro. Il suo deludente pre-campionato accese più di un semplice campanello d'allarme. Col tempo, però, sembra tornare ai suoi soliti standard. L'aria di Champions deve avergli fatto bene, col Benfica tra andata e ritorno ha mostrato dei miglioramenti rassicuranti. Da lui, però, è lecito aspettarsi ancora qualcosa di più. 4 miseri punti in quasi 23 minuti sul parquet, ma ben 9 rimbalzi. STEP BY STEP.

MAYNOR, voto 5
6 punti, 2 rimbalzi, 2 assist... ma in questo caso le statistiche vanno lasciate perdere. E non perché poco esaltanti ma perchè sia che fossero migliori o peggiori, non darebbero un senso logico alla prestazione di Eric. Deludente, quasi irriconoscibile. Per una sera, un fenomeno nel corpo di uno scarsone. Impacciato, freddo, confuso, limitato. Morais stravince il duello, Maynor lo straperde. Non ci andiamo più pesanti col voto perchè il giocatore ci ha abituato sempre a grandi prestazioni. Dunque, per una volta ci sta che abbia steccato. INCANTESIMO, RIUSCITO MALE.

AVRAMOVIC, voto 5.5
Sei minuti e mezzo in campo dove non riesce ad incidere, a parte un bel guizzo che lo porta ad emigrare in lunetta (2/2). Il ragazzino serbo pare stia perdendo posizioni, a favore del 39enne Bulleri. Se dimostrerà di essere, non solo più lucido ma anche più maturo, allora potrà riconquistarsi il posto di vice-Maynor. Perchè, al momento, sembra sia del "Bullo". TIMIDO.

PELLE, voto 7.5
A colazione mangia pane e stoppate, ne siamo certi. Salta come un canguro, è ovunque, sempre e comunque. Il campionato non è ancora iniziato ma sono bastate un paio di amichevoli in casa ed il ritorno col Benfica per consacrarlo nuovo idolo di Masnago. Un giocatore del genere non si vedeva da anni nella Città Giardino. Una splendida rosa, che però - per carenze tecniche - fatica a sbocciare completamente, soprattutto in attacco. In difesa è uno spettacolo. 5 punti, pochi, ma che gli valgono il premio di MVP. Perchè a quelli bisogna aggiungere 9 rimbalzi e 4 stoppate, in soli 17 minuti sul parquet. A muso duro, cattivo con tutto il Benfica: da Loncovic al magazziniere portoghese, se li vorrebbe mangiare tutti. Questa sua scintilla carica il pubblico, facendoselo amico. LEONE.

BULLERI, voto 6.5
La dirigenza, a confermarlo nel roster dopo un mese di allenamenti, ha fatto la miglior cosa dell'anno. A volte - come nel primo atto di Lisbona - se non ci fosse lui, Varese sarebbe nella m***a. Il che è bellissimo ma è anche inquietante per il proseguio della (lunga) stagione. 7 minuti scarsi sul parquet, leadership e sangue freddo.  Con lui in campo, Varese va meglio: emblematico il +4 di plus/minus. Avramovic l'opposto, -4. BOLLITO A CHI?

CAVALIERO, voto 6.5
Non fa grandi cose, ma spesso sono i dettagli a fare la differenza. In 14 minuti mette due bombe pesantissime, poi in fase offensiva nient'altro. Ma ha una grinta invidiabile e poi, l'ammettiamo, il mezzo punto in più è per il ruggito "face to face" con Giancarlo Ferrero. I due, quando capiscono che è quasi fatta, si urlano a tanto così dalla bocca. Caricando se stessi ed i quasi 3.000 del "Lino Oldrini". A partita finita - ed a qualificazione raggiunta - scavalca i seggiolini che lo separano dalla curva nord, per dare e ricevere un calorosissimo abbraccio dalla sua gente. CAPITANO VERO.

CAMPANI, voto 5
Per lui il -10 di plus/minus parla da solo. Quando è in campo la squadra perde la solidità e l'intensità di un Kangur più cabarbio. Lontano dalla condizione fisica ottimale, lontano anche dagli standard della scorsa stagione. SMARRITO.

KANGUR, voto 6 -
Al contrario di Campani, come detto, con lui Varese non affonda. Infatti ha il il plus/minus opposto a quello del compagno: +10. Bene in difesa, anche se in alcuni frangenti soffre un po'. In attacco si sbatte molto ma non incide, oltre a litigare con il canestro (0/4 da tre punti). APPANNATO.

FERRERO, voto 6.5
Il Ferrero tutto cuore dell'anno scorso, ancora non si è visto in questo primissimo scorcio di stagione. Come Campani forse ci aveva abituato troppo bene. In ogni caso, per 11 minuti tiene bene il campo, provando ad opporsi anche all'avanzata dello scatenato Morais, tamponando le ferite di un Maynor in palese difficoltà. Quando il Benfica attacca, il "Gianka" ci mette il fisico (che non ha), senza pensarci due volte. Attento su entrambi i lati del campo, particolarmente reattivo in difesa. CAFFEINA.

EYENGA, voto 6.5
E' lui l'ancora di salvezza della squadra, se ce ne fosse acora il bisogno di rendersene conto. Se gira bene, la squadra va alla grande. Se s'inceppa al tiro (5/14), la squadra ne risente tantissimo. Varese è Eyenga-dipendente, non ci sono dubbi. Per lui 15 punti, 7 rimbalzi e 2 assist ma i palloni che scottano non gli entrano. SDENG!

JOHNSON, voto 6
Prestazione a due facce. Per oltre metà gara sbaglia praticamente tutto e per uno che dovrebbe essere uno specialista al tiro - così dicono e così dichiara lui stesso - lo 0/3 da tre punti parla chiaro. Non solo dalla lunga però, non gli entrano anche da distanza più ravvicinata  (4/10 da due). Primi 20 minuti abbondanti da 4 in pagella, poi ruggisce e strappa la sufficienza per un quarto periodo superlativo. Nell'ultima frazione, quando capisce che non è serata al tiro, si mette in proprio e si fionda contro il muro portoghese. Risultato? GOL! Un paio di serpentine tra i difensori e rete. Non sarà Messi ma il ragazzo con i dribbling ci sa fare. Scusate i paragoni calciofili ma la nuova Champions League "baskettara" porta anche a questo. Il coraggio e la determinazione, però, non gli mancano. Nonostante i tiri sbagliati (e di molto!) non si perde mai d'animo e pensa sempre a fare la cosa giusta nell'azione successiva, mettendola in pratica. 12 punti per lui ma il 30% al tiro è pesante. PALLONE D'ORO.

COACH MORETTI, voto 5.5
Gli spettatori del "Lino Oldrini" hanno chiamato almeno un paio di ambulanze dopo un finale del genere. Molti di loro si sono chiesti perchè l'ex allenatore di Pistoia non abbia chiamato il fallo sul 70 pari, non essendo neanche in bonus tra l'altro. E fanno bene a chiederselo. Rimandato ma, intanto, stacca il pass per la Champions. Primo traguardo stagionale raggiunto!

Pagelle a cura di Alessandro Palermo,
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