Milano è padrona assoluta della regular season, travolto il colabrodo sassarese

30.03.2015 00:10 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Milano è padrona assoluta della regular season, travolto il colabrodo sassarese

L'Olimpia Milano pareggia 2-2 il conto stagionale contro la Dinamo Sassari e dimostra che, facendo tesoro delle brutte esperienze precedenti, ha almeno imparato a vincere le partite che non contano. Ma intanto Supercoppa e Coppa Italia sono nella bacheca dei sardi e, come ammette Hackett nell'intervista post partita ai microfoni di Raisport, i rimpianti sono notevoli almeno quanto l'intensità di gioco richiesta da coach Banchi per tutto l'arco della gara. Quindi partenza a mille invece di subire l'iniziativa del Banco di Sardegna che stenta ad accendersi e non scalda la mano nel tiro da tre, il suo grimaldello per far saltare la cassaforte avversaria. Anzi, Gentile ed Hackett provocano il primo allungo milanese che vale 13-4 con due liberi di Samuels al 5'. E, con i primi cambi la qualità non viene meno: Kleiza entra e piazza subito la tripla del 19-8, mentre Sassari è distratta, obnubilata sentendosi le mani addosso in stile Euroleague (1/7 da tre), col solo Dyson a mantenere un minimo di lucidità con la tripla del 26-17 che chiude il primo quarto.

Secondo periodo in cui sale in cattedra MarShon Brooks dopo una fiammata di Sanders 30-21 al 12'. La guardia americana realizza per Milano 11 punti consecutivi per il 41-25 al 15', a cui dopo un libero di Lawal, Linas Kleiza, Ragland e Gentile aggiungono un 9-0 fatto di tre bombe che pongono fine alla partita causa congruo vantaggio 50-26 al 17'. Manca la reazione nella truppa di Sacchetti che sfocierà in uno stizzito antisportivo di Dyson nei minuti finali dell'incontro, anche se Jeff Brooks realizza dall'arco e Moss, forse l'unico dell'Olimpia fuori condizione, sbaglia l'ultimo tiro prima dell'intervallo cui si accede con il punteggio di 56-33.

Vedendo come per tutta la ripresa l'EA7 di Banchi continui a menare la danza, arrivando fino a +30, si apre un dibattito se la squadra sia entrata in condizione troppo presto per il finale di stagione, correndo il rischio di trovarsi scarichi nelle serie decisive dei playoffs. Si vedrà. Intanto il pubblico meneghino può godere di una superiorità manifesta simile a quella vista fino a un paio di anni fa in Toscana e per la quale si scomodavano concetti come la sudditanza arbitrale. Sacchetti e i suoi uomini hanno certamente sbagliato approccio alla gara. Continuano a subire le scorribande in area di Hackett e Gentile per tutto il terzo periodo 79-49 prima del canestro di Dyson del 79-51: in chiave scudetto saranno capaci di salire di livello offrendo una difesa più strutturata? Poi giocano con uno scatto di orgoglio, ritrovando anche il tiro da fuori con Dyson e Logan. Quest'ultimo accorcia per il +19 Milano (89-70), poi ancora Devecchi infila la tripla per il +18 94-76 al 38', ma MarShon Brooks è lesto nella replica di pari efficacia. Poi Dyson e Logan trovano i punti per ridurre a +17 il vantaggio Armani mentre Banchi chiede canestro anche all'ultimo tiro dell'incontro, che Cerella realizza fuori tempo massimo. Il solo dato statistico di rilievo è il 16 su 30 (53.3%) dell'Olimpia nel tiro dalla lunga distanza: con certe medie, oggi vincere a Forum sarebbe stata un'impresa per chiunque. Ci attendiamo dai milanesi una replica nel catino dell'Anadolu Efes fra qualche giorno e la stagione potrebbe svoltare con un colpo di coda finora inimmaginabile.

Olimpia Milano - Dinamo Banco di Sardegna 97-80 ( 26-17, 30-16, 23-18, 18-29)

Olimpia Milano- Ragland 8, Brooks 20, Gentile 20, Gigli, Cerella 1, Melli, Elegar 1, Kleiza 15, James, Hackett 15, Samuels 14, Moss 3. All. Luca Banchi.

Dinamo Sassari– Logan 15, Formenti, Sanders 12, Devecchi 3, Lawal 8, Chessa, Dyson 27, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 10, Kadji 5. All. Meo Sacchetti.

Arbitri: i signori Sahin, Seghetti e Caiazza.