Luca Vitali re degli assist, nessuno come lui tra gli italiani. Cremona lo rimpiange?

30.11.2016 17:42 di  Alessandro Palermo   vedi letture
L. Vitali, foto sito Leonessa
L. Vitali, foto sito Leonessa

La scorsa estate Luca Vitali lasciava Cremona, tra il dispiacere di molti tifosi della Vanoli. Un duro colpo, soprattutto perché l'asse Vitali-Cusin si lasciava guardare, proprio un bel vedere. La coppia "made in Italy" prese una strada diversa, lontano dalla "Città del Torrone". Marco Cusin firmò ad Avellino, mentre Vitali si accasò a Brescia. Un addio, quello di Vitali, che forse passò un po' in secodo piano anche per la partenza di Tyrus McGee, altro esterno di qualità della meravigliosa stagione 2015-'16 della Vanoli.

Intanto, però, a pochi mesi dal divorzio è già tempo di trarre un primo bilancio. Dopo nove giornate di campionato, Cremona è all'ultimo posto della classifica ed un Luca Vitali - con tutta la sua leadership ed esperienza - avrebbe fatto davvero comodo. Invece, l'ex capitano della Vanoli se lo gode un'altra società lombarda: la Leonessa Brescia. Il play della Nazionale, nell'ultimo turno contro la più quotata Reggio Emilia, ha trascinato la propria squadra alla vittoria, battendo così i vice-campioni d'Italia in carica. 14 assist contro la Grissin Bon di Pietro Aradori, bresciano doc. Con la partita dello scorso weekend, Vitali - al momento - si trova davanti a tutti negli assist: 65, contro i 60 di Bruno Fitipaldo. Nelle medie, però, è "soltanto" secondo, visto che di partite ne ha giocate 9 contro le 8 del sudamericano. Quest'ultimo comanda con 7.5 assist di media, Vitali subito dietro con 7.2 ad allacciata di scarpe. I 14 assist contro la Reggiana (record societario per Brescia) sono chiaramente career-high per il 30enne bolognese, che raggiunge così Pozzecco e Rossini nella classifica all-time di assist realizzati in una singola partita. Vitali, dunque, re degli assist, tra i giocatori italiani. Il migliore di tutti, invece, tra gli italiani ancora in attività.

Nel giugno scorso, a sorpresa, la Vanoli Cremona esercitava la clausola a proprio favore per uscire anticipatamente dal contratto con Vitali. Il presidente Aldo Vanoli motivò così la scelta: “È un discorso di programmazione, quindi né tecnico, né economico. Nel nostro nuovo progetto non rientravano sia Vitali sia Cusin perché abbiamo deciso di puntare sui giovani. Così si leggono i contratti biennali senza uscite firmati con Mian, Gaspardo e Biligha. È una scelta e vogliamo continuare a crescere e investire sui giocatori italiani”. Il discorso del patron di Cremona, allora, non fece una piega, specialmente per dare finalmente un ruolo importante ai giovani italiani. Oggi, rileggendo il suo virgolettato, qualche dubbio ci viene. La Vanoli Cremona ha fatto bene a separarsi da Vitali? La risposta - ad oggi - tende più verso il no che il , visto che siamo in tempi di referendum.

Alessandro Palermo,
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