Lega A - Avellino ed il "ritorno" di Leunen: occhio agli straordinari

Il 5/6 da tre dell'ala americana nella vittoria di Capo d'Orlando è primato personale stagionale. Le cifre sono chiare: meglio non superare i trenta minuti
26.04.2017 12:00 di  Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Lega A - Avellino ed il "ritorno" di Leunen: occhio agli straordinari

Mancavano le sue triple chirurgiche, quelle che avevano risolto tante situazioni complicate, che avevano incanalato risultati o riaperto gare compromesse. Il 5/6 da tre di Leunen al PalaFantozzi ha indirizzato il confronto sul binario del successo portando la Sidigas ad appena due punti dalla sicurezza aritmetica del terzo posto e lasciando ancora aperto uno strettissimo spiraglio per il secondo. Difficile che Venezia possa fermarsi sia a Sassari che in casa contro Brindisi, ma il dato fondamentale resta: Avellino ha ritrovato il feeling con la vittoria anche in trasferta allungando la striscia positiva a tre. La prestazione balistica di Leunen rappresenta il record stagionale personale per triple messe a segno nel singolo match. Il suo high resta quello fatto registrare nel derby Varese-Cantù (69-75) del 22 maggio 2011. In quella circostanza, l’ex canturino mandò a bersaglio 6 triple su 7 tentativi. Leunen sta viaggiando a 6,4 punti in 27,4 minuti d’impiego medio con una valutazione di 10,4 a partita ed un rendimento offensivo di 0,989 punti per possesso. Ha il quarto plus minus di squadra ( +2,1), statistica in cui il primo è Ragland (con lui in campo Avellino ha uno scarto positivo di +3,5 rispetto agli avversari). Leunen resta un caso più unico che raro in serie A. Un lungo che tira da tre quasi tre volte in più che da due: (20/33 da due e 36/96 da tre). Il suo attuale 37,5% da oltre l’arco è lievemente peggiorativo rispetto a tutte le altre stagioni italiani (il massimo nella stagione 2011/12 quando a Cantù chiuse con il 43,9% dalla lunga distanza). La prestazione dell’ala di Vancouver, non solo in termini di punti (15 in Sicilia, inferiori solo ai 19 punti del derby d’andata a Caserta), è un segnale incoraggiante dopo il periodo di flessione accusato tra febbraio e marzo. Andando a scavare nelle cifre si ha la conferma plastica di ciò che ci aspettava: bisogna evitare gli straordinari. Al 29-esimo minuto scatta la dead line. Oltre sarebbe meglio non andare. Nelle 17 gare di campionato in cui il suo impiego non è andato oltre, Leunen ha segnato in media 7,4 punti (0,29 punti al minuto) contro i 5 di media (0,16 al minuto) delle 11 gare in cui è stato sul parquet almeno 30 minuti. Anche in termini di valutazione al minuto il rendimento è del 25% migliore al di sotto dei 30 minuti: 0,41 punti di valutazione al minuto contro 0,33. Analogo discorso per il rendimento offensivo: 1,01 punti per tiro nelle gare sotto i 30’ di utilizzo, 0,96 nelle altre. La differenza si fa ancora più evidente nella specialità della casa: nel tiro da tre si passa dal 40,6% sotto i 30’ all’appena il 17,5% medio nelle serata degli straordinari. La sensazione è che Leunen possa giovarsi non poco dell’arrivo di Shawn Jones. L’ultimo tassello ha quelle caratteristiche che sono sempre mancate al reparto lunghi di coach Sacripanti. Gli effetti benefici immediati forse vanno oltre le qualità del giocatore e rendono l’idea di un lungo più funzionale al tipo di squadra che ha in mano coach Sacripanti.