L'Olimpia Milano su Recalcati? Una voce, ma il futuro dei campioni d'Italia è in divenire

La società starebbe pensando al coach in uscita da Venezia
24.04.2015 19:13 di Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Fonte: sportal
L'Olimpia Milano su Recalcati? Una voce, ma il futuro dei campioni d'Italia è in divenire

L’Olimpia Milano starebbe pensando al cambiamento? La dirigenza pensa ad un dopo-Banchi da affidare a Carlo Recalcati? Due domande che hanno una risposta per il sito Sportal, che rilancia la notizia di un contatto-idea che riguarda le due parti. Da un lato la società campione d’Italia, che non sarebbe soddisfatta del coach che ha riportato lo scudetto in città dopo 18 anni, neanche in caso di bis. Dall’altro un tecnico esperto che, dopo l’ennesima stagione positiva, sarebbe tuttavia convinto a non proseguire l’avventura in Laguna. E allora, ecco il contatto. 

Una voce che si va ad inquadrare in un contesto ben più ampio. L’Olimpia Milano non è soddisfatta della stagione europea. E’ un fatto, certificato dalle parole del presidente Flavio Portaluppi in un’intervista concessa giorni fa alla Gazzetta dello Sport: «Per la prima volta nell’era Armani abbiamo fatto il bis in top16: potrebbe essere soddisfacente, ma noi non lo siamo. L’andata l’abbiamo giocata sotto le nostre possibilità». Luca Banchi, d’altro canto, ha sempre avuto una certa cautela di fronte alla seconda avventura europea: «In Europa nella passata stagione abbiamo raggiunto vette impensabili, il tutto senza un’adeguata sottolineatura della stampa» diceva il 28 agosto nel giorno del raduno, mentre il 12 settembre dalle pagine di Repubblica raccontava i suoi sconosciuti dubbi su una permanenza per la seconda stagione: «Potevo stare a casa un anno. E ci ho pensato per molto più di un secondo. Solo a fine anno io, Proli e Portaluppi ci siamo seduti e mi è stata ribadita la fiducia espressa a stagione in corso. Vincere ha cambiato la percezione di quanto fatto, ma non avevo bisogno dello scudetto per restare. Ora, finalmente, mi sento a mio agio». Certo, l’agio di quel presente cancellava ogni malumore precedente, ma le settimane successive avrebbero portato a dubbi sulla composizione di un roster falcidiato dagli infortuni durante la preparazione estiva, e ai tanti mugugni del Forum, non certo causati solamente dalla gestione del talento di Marshon Brooks. Il tutto, infine, senza dimenticare il difficile rapporto con Alessandro Gentile, sul cui futuro “ballano” tre differenti dichiarazioni. Quella di Daniel Hackett dai microfoni di Sky Sport 24: «il quinto italiano nella Nba molto probabilmente sarà lui, che approderà agli Houston Rockets quest'estate. E' un predestinato». Quella di Flavio Portaluppi: «su di lui abbiamo studiato un progetto a medio-lungo termine. E’ essenziale, e c’è la ferma volontà di proseguire, ma i matrimoni si fanno in due». Quella, infine, del procuratore del giocatore Riccardo Sbezzi, che rimandava ogni pensiero a fine stagione, bollando come “balla” ogni altra convinzione. Che anche questa sia, in fin dei conti, un’altra variabile ad un rapporto, quello tra Luca Banchi e l’Olimpia Milano, di tutt’altro che scontata prosecuzione? 

Pensieri, idee, di fatto senza certezze. Conta solo una frase, in fin dei conti, sempre di Flavio Portaluppi: «sette mesi da presidente vissuti in apnea, ma passati in un respiro. I prossimi 2 saranno molto più lunghi». E al termine di quei due mesi, ogni decisione sarà possibile.