Il nuovo Barcellona nell'analisi di Javier Maestro

28.07.2015 18:40 di Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Il nuovo Barcellona nell'analisi di Javier Maestro

Il Barcellona 2015-2016 è una bestia ferita a morte quando si era convinta di avere la preda di una vita tra le mani. Campione di Spagna nell'anno dei vicecampioni di tutto del Real Madrid, la conquista si è rivelata poi ingannevole, e con gli uomini di Pablo Laso divenuti campioni di tutto, il gioco ha nuove regole. I blaugrana sanno di avere un potenziale (sportivo, tecnico ed economico) inferiore agli avversari. Servono nuove idee e nuove strategie, e nell'analisi di Javier Maestro su ecenstando.es, vediamo le prime soluzioni.

 

Con l'eccezione di un giovane di talento come Vezenkov, e una scommessa come Diagne, gli altri cinque acquisti del Barcellona sono elementi di caratura ed esperienza riconosciuta. Sono anche giocatori con un ruolo ben definito, capaci di portare più fisicità e atletismo nell'area pitturata. Il tutto con un'ala come Perperoglou, esterno sì ma in grado di fornire aiuto a rimbalzo, ciò che è mancato di più nella passata stagione.

E poi, c'è Carlos Arroyo. Se il giocatore si dimostrerà integro fisicamente, Xavi Pascual potrà contare su un giocatore simile a quell'Huertas che firmò cinque stagioni or sono. Ovvero una personalità vera, e di direzione in campo, con caratteristiche ben differenti all'altro play, Thomas Satoransky. E con più punti in mano rispetto allo stesso Huertas.

Tornando al reparto lunghi, nella scorsa stagione il Barcellona era debole fisicamente sotto canestro con Tomic, Pleiss e Doellman. Gli arrivi di Samuels, Lawal e Diagne garantiscono fisico e elevazione in larga scala. Se accetteranno di mettersi al servizio della squadra il risultato potrà essere importante, anche perché rispetto a Pleiss e Tomic possono garantire buoni blocchi per i tiratori.

Perperoglou, come Papanikolau e Thomas prima di lui, avrà un ruolo molto importante negli schemi di Pascual. Ha vinto tre euroleghe, giocando tornei importanti con la Grecia. Sempre all'ombra di tre o quattro stelle superiori a lui, quindi saprà essere un buon collante per il team. Stesso discorso vale per Pau Ribas, anche se rispetto al greco ha meno talento in attacco.

Insomma, il Barcellona sembra una squadra più rocciosa rispetto al passato, che ha voluto investire sul "fisico" per essere più pronta nei momenti decisivi. Di fatto, un esempio che ha appreso dallo stesso Real Madrid, che con veterani come Nocioni e Maciulis ha fatto il definitivo salto di qualità.