Finale Scudetto: Venezia-Trento, il pagellone di gara-5

19.06.2017 14:33 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Finale Scudetto: Venezia-Trento, il pagellone di gara-5
© foto di Bramos, match winner

Venezia si porta avanti nella finale con Trento, vincendo la sua terza partita della serie. Ora il risultato dice 3-2 a favore della Reyer, che fa un passo importante verso lo Scudetto. Di seguito le pagelle di gara-5, Aaron Craft MVP ma a decidere la partita è Michael Bramos.

PAGELLE VENEZIA
Haynes, voto 7
Gara condizionata dai falli, spende il quarto personale a 13' abbondanti dalla fine. Negli ultimi minuti segna una tripla importante, che vale il momentaneo -4 (57-61) e dà speranza a tutto l'ambiente orogranata. 30'' dopo sigla il 5-0 di parziale, due canestri in fila che accorciano le distanze: -2 a tre minuti e mezzo dalla fine. Ancora una volta è il top scorer di Venezia (13 punti), nonostante l'1/5 dall'arco. Troppo prezioso per la squadra.

Ejim, voto 6
Croce e delizia della Reyer. Croce: terrificante 3/13 dal campo (2/8 da due e 1/5 da tre) e 3 palle perse. Delizia: 9 punti (7 nel solo primo quarto), 3 assist, 2 stoppate e 5 rimbalzi, di cui ben 3 offensivi. Più delizia che croce ma con lui in campo la Reyer fa fatica, si salva dall'insufficienza.

Peric, voto 4.5
Partita sottotono, fatta di tanti errori non da lui, perlomeno non pronosticabili da un giocatore della sua esperienza. La cosa peggiore la fa ad inizio del quarto periodo: dopo il 5-0 di McGee, il Taliercio ritrova entusiasmo ma il nativo della Dalmazia rovina tutto, regalando tre liberi a Flaccadori. Non contento, con il pallone del possibile pareggio tra le mani, commette violazione di passi a 2' dalla fine. Il peggiore di Venezia.

Stone, voto 7.5
Solo 5 punti in 21' per "il treccina" ma, come sempre, il bottino di guerra non rende giustizia alla sue solite prestazioni. Primo tempo così e così, mentre nel secondo fuoriesce lentamente e - non a caso - chiude con la valutazione più alta tra i suoi compagni (+13) e con il secondo miglior plus minus dopo quello di Tonut (+6). Segna solo due canestri ma entrambi sono di rara importanza, sul finire di terzo quarto. Nel finale di partita realizza una stoppatona su Craft che permette a Venezia di allungare le mani verso la vittoria. Questa giocata gli vale mezzo punto in più. Per lui anche 6 rimbalzi.

Bramos, voto 8
Segna la tripla della vittoria a 6'' dalla fine, un canestro che può valere lo Scudetto e che permette a Venezia di andare a Trento con il primo match ball della finale. Dopo un brutto 1/5 dall'arco, è lui a prendersi la responsabilità di piazzare il sigillo della rimonta, dopo aver rincorso gli avversari per tutta la gara. 7 punti e 7 rimbalzi, ben 4 di questi sono offensivi. Match winner.

Tonut, voto 6.5
6 punti in 16' e +10 di plus minus, il più alto tra i suoi. Panchinaro di lusso.

Filloy, voto 6
Meno Filloy del solito, poco estro in gara-5. Realizza comunque una tripla preziosa ad inizio del quarto periodo, per il momentaneo -2 (52-54). Anche in una serata opaca riesce a far cantare il suo pubblico.

Ress, voto 7.5
L'astuta mossa di coach De Raffaele, quella che non ti aspetti: nel momento più critico della gara, quando Trento va a mille all'ora, il tecnico della Reyer si affida al classe '80. Il rischio paga perché la squadra perde comprensibilmente qualcosa in termini di velocità ma riacquista lucidità, grazie alla saggezza infinita del suo veterano. L'azzardo viene premiato, nel secondo tempo Ress porta un sacco di energia in difesa, spingendo gli avversari a commettere due falli di sfondamento ed a gettare un pallone in tribuna. Risultato? Nel giro di pochi minuti causa agli ospiti ben tre palle perse. La chiave.

Batista, voto 5.5
4 punti e 4 rimbalzi in 11'. Nella ripresa coach De Raffaele capisce che, per vincere, deve fare a meno di lui ed il risultato ne è la prova: con il mastino di Montevideo in campo la Reyer affonda (-11, il plus minus più basso), senza vola letteralmente. Non è un caso se Venezia fa 37 a 25 nel secondo tempo, dove l'uruguaiano gioca appena 2'. Non era comunque al top fisicamente, questo bisogna ricordarselo.

Viggiano, s.v.
Una passeggiata in campo, durata 3' scarsi.

McGee, voto 7.5
Segna 11 punti in appena 13' di impiego, facendo impazzire di gioia il pubblico amico. Realizza tre bombe di fila (su 3 tentate), tutte nei momenti più difficili della Reyer. La prima dopo il time out di De Raffaele nel secondo quarto, sul +6 di Trento che faceva le prove di fuga. La seconda ancora nel primo tempo, negli ultimi minuti, che riportano la squadra a -2 (28-30). Poi si scatena in avvio di quarta frazione, segnando la terza tripla personale, firmando da solo un 5-0 di parziale che porta i suoi ad un solo possesso di distanza (49-52), dopo essere stati sotto anche di undici. Fondamentale.

Coach De Raffaele, voto 8
Cambiare Batista ad inizio secondo tempo - lasciandolo fuori per tutta la ripresa - inserendo Ress, si è rivelata una gran mossa. Così come l'aver tolto Peric ed Ejim quando incominciavano a fare errori banali, dettati più dal nervosismo che da altro. In generale rotazioni perfette, non solo nel reparto lunghi ma anche nel far girare gli esterni. Bravo.

 

PAGELLE TRENTO
Sutton, voto 5
Nel quarto periodo segna una gran tripla, in un momento difficilissimo per Trento, dove nessuno dei suoi compagni riusciva a sbloccare il risultato. Canestro importante perché arrivato dopo il pericolosissimo -2 di Filloy ma il pericolo resta e la vittoria va alla Reyer. 20' in campo, forse troppi considerando da quale infortunio arrivava. 14 palle perse di squadra e 4 sono sue, pesanti come mattoni.

Craft, voto 8.5
Se Trento dovesse riuscire a vincere lo Scudetto, cosa difficile ora da immaginare visto il 3 a 2 di Venezia, il premio di MVP della finale dovrebbero darlo a lui. Si conferma comandante della squadra, prestazione da leader. Chiude con 16 punti (7/11 da due), 8 rimbalzi (miglior rimbalzista dei trentini), 5 assist e 2 recuperi, per 23 di valutazione. Tre canestri sono da incornicare: l'ultima azione del primo tempo, dove si butta dentro con tutta l'astuzia e la ferocia di un felino, per segnare il +10 sulla sirena. Poi, il +9 nella ripresa, che pare una mazzata. Re dei palloni vaganti, strappa la sfera a metà campo e segna in contropiede. Suo anche il canestro apparentemente fondamentale del 63 a 60 per Trento, prima del sigillo di Bramos a 6'' dalla fine. Tre gemme bellissime ma che non sono bastate.

Forray, voto 5
Un paio di triple e qualche guizzo (pochi), per il resto nada. Torna a fare il giocatore "normale", dopo aver disputato dei playoff da fenomeno non dichiarato.

Flaccadori, voto 5
Anche lui in gara-5 torna ad essere "normale", un ragazzo normale di 21 anni. In 19' in campo l'impegno non manca di certo ma a mancare sono le sue giocate da campione. Rimandato con il debito.

Gomes, voto 4
Ecco un atro giocatore trentino che, in quel di Mestre, si trasforma in negativo. Al tiro sbaglia tantissimo (1/8), cosa che comunque gli capita anche nelle sue partite migliori, dove almeno però riesce a nasconderlo bene. In gara-5 non ci riesce, né con i punti (solo 5) e né con i rimbalzi (4). Il -9 di plus minus dice già abbastanza. Il grande assente di gara-5.

Hogue, voto 6
A differenza di Gomes il suo plus minus (il peggiore) è fasullo, non rende giustizia alla sua buona performance. 17 punti (top scorer dell'Aquila) e 5 rimbalzi, quasi tutti offensivi (4). Nei secondi finali però fa 0/2 ai liberi, pesantissimo, decretando la sconfitta anticipata, prima del canestro della vittoria di Bramos.

Lechthaler, s.v.
6' in campo di sacrificio, un bel canestro ma valutarlo viene difficile.

Shields, voto 6.5
Tanto impegno, come sempre. Lo abbiamo già detto in passato, lo ripetiamo, Buscaglia se vuole vincere deve farlo giocare per tutti i 40'. Opaco nella metà campo offensiva (solo 6 punti e ben 4 palle perse), meglio in difesa (sua specialità) con 3 palloni recuperati, strappati con gli artigli. Per lui anche 4 assist e 5 rimbalzi. A testa alta.

Coach Buscaglia, voto 5
Al contrario di Walter De Raffaele, non ci è piaciuta molto la gestione di Sutton e le rotazioni in generale (limitatissime). Va comunque detto che è stato penalizzato dalla terna, quando i grigi hanno erroneamente attribuito il fallo a Hogue (il suo terzo, nel primo tempo) anziché darlo a Sutton. Vittoria gettata al vento e, forse, anche lo Scudetto.
Pagelle a cura di Alessandro Palermo