Eccesso Neymar: il calcio vuole imitare la NBA mutuando luxury tax e salary cap

Eccesso Neymar: il calcio vuole imitare la NBA mutuando luxury tax e salary cap

Introdotto nel 2011, il fair play della FIFA si è dimostrato un calmiere di mercato poco riuscito e la vicenda del passaggio dal barcellona al Paris St Germain di Neymar, con l'incredibile massa di milioni di euro che sta rischiando di spostare, sta facendo definitivamente crollare aprendo scenari apocalittici per il futuro del calcio mondiale.

Ed ecco che, ancora una volta, il mondo del pallone cerca le soluzioni in quello della pallacanestro. Si scrive oggi sulla stampa mondiale della possibile introduzione dei meccanismi della NBA chiamati luxury tax e salary cap per frenare la fame di soldi che arrovella il calcio e i continui movimenti al rialzo che rischiano di far esplodere ua bomba finanziaria irreversibile. Secondo quanto scrive Fabio Licari su La Gazzetta dello Sport, queste sarebbero le misure quasi "pronte" ad entrare in vigore:

Luxury Tax. Una percentuale sugli stipendi e/o sul cartellino dei giocatori. Se uno compra Messi per 100 milioni, paga al sistema una cifra tra il 10% (10 milioni) e il 100% (altri 100 milioni). Stesso discorso per lo stipendio. Soldi da distribuire a club, Leghe, Champions: si vedrà.

Salary Cap. È una limitazione degli stipendi che un club può pagare. Si può fissare un tetto massimo per giocatore ma, più facilmente, un tetto massimo per squadra, con fasce salariali diverse per giocatori di diverso valore, esperienza etc.

Limiti alle rose. Si pensa a tetti alle rose; limiti agli acquisti nelle finestre di mercato (non puoi comprare tutti i giocatori che vuoi); regolamentazione dei prestiti (ha senso prestare un giovane, non un trentenne). Si punta a intervenire sul sistema trasferimenti.