Datome, Celtics "non dimenticherò il Garden che cantava il mio nome"

Datome, Celtics "non dimenticherò il Garden che cantava il mio nome"

Luigi Datome, in procinto di ritornare in Italia avendo concluso la stagione ai Boston Celtics dopo gara 4 del primo turno di playoff, ha scritto una bella lettera di compendio di un anno complicato, travagliato ma anche bellissimo della sua carriera pro. Si trova su suo profilo Facebook, anche in inglese per i suoi numerosi fan americani e bostoniani

Oggi, a mente fredda, voglio scrivere un pensiero sulla stagione che è terminata ieri.
L'ho cominciata con grande determinazione per cercare di avere spazio a Detroit, ma invano. Sono andato OGNI giorno in palestra per allenarmi in modo da esser il più pronto possibile quando questa benedetta occasione sarebbe arrivata. Sono serviti mesi di pazienza e una trade che coinvolgesse uno dei miei giocatori preferiti (ho la maglia di Prince di Kentucky a casa).
Voglio ringraziare Boston e i Celtics per questi due ultimi mesi insieme. La dirigenza che ha realizzato la trade. I compagni che mi hanno accolto benissimo da subito. Lo staff che mi ha dato spazio e mi ha aiutato ad inserirmi e a migliorarmi.
Tutte le persone che lavorano alla facility, al Garden, nella organizzazione e che hanno permesso alla squadra di lavorare al meglio.
I tifosi Celtics da letteralmente tutte le parti del mondo che mi scrivono sui social e quelli di Boston che mi hanno fatto sentire il loro enorme affetto in città e soprattutto al palazzo. Sentire il Garden che cantava il mio nome non lo dimenticherò mai.
Nel luglio del 2013 mi ero dato l'obiettivo di dimostrare che potevo giocare anche a questo livello. Sono stati 2 anni lunghi e per lo più duri, ma sono soddisfatto e orgoglioso di come ho sfruttato le occasioni VERE che ho avuto. Non ho fatto nulla che rimarrà nella storia di questa lega, ma so quanta fatica ho impiegato e sono fiero di me.
Quest'estate sarò free agent. Cercherò come sempre di fare la scelta migliore per la mia carriera, ascoltando ogni proposta e valutandola con estrema attenzione, da qualunque parte essa arrivi. Intanto, come potete vedere dal bellissimo disegno di Mauro Mazzara, riattraverso l'oceano verso la mia Sardegna. Da Celtic, con sottobraccio la maglia azzurra. Sarà un'altra estate di lavoro per grandi traguardi.
Sempre col sorriso stampato in volto finché avrò una palla a spicchi da scagliare.
Vi abbraccio.
Gigione.