Serie C - Edimes Pavia: la capolista, priva degli americani, riprende a volare

Senza Henderson e Sifford dà prova di grande concentrazione. Come chiedeva Piazza
Fonte: La Provincia Pavese
Henderson e Sifford
Henderson e Sifford

Doveva essere la partita dell’orgoglio, il match senza i muscoli di Sifford e i canestri di Henderson. Se coach Paolo Piazza chiedeva una risposta ai suoi ragazzi orfani dei due fuoriclasse fermati dalla Federazione (per presunte irregolarità nel tesseramento da extracomunitari), la risposta c’è stata: ottanta punti ben suddivisi tra tutti, una discreta difesa e molta, moltissima grinta davanti ad almeno cinquecento persone che hanno sostenuto con forza Edimes Pavia. Edimes è in silenzio stampa, ma domenica al PalaRavizza, liquidata Opera senza troppi patemi d’animo, c’era del buon umore negli spogliatoi: anche Terris Sifford e Marshal Henderson, solo spettatori, sorridevano.

Il match non racconta moltissimo. La sua sintesi, di fronte ad una differenza di 25 punti (ma potevano tranquillamente essere di più, visti i valori in campo), è che senza fuoriclasse, un mago degli schemi come Paolo Piazza si è inventato tutta un’altra Edimes, con gli score a canestro che sono stati suddivisi su quelli che si sono presi la responsabilità di non far pesare troppo le due assenze: Ferri, Minoli, Verri e Sanlorenzo. 
Tant’è che il primo quarto, non giocato benissimo da Pavia, si chiude con un rassicurante 23-11. La “nuova” Edimes, a voler spaccare il capello in quattro, fatica solo in difesa, rigorosamente a uomo, pasticciando su qualche rimbalzo e distraendosi sulle penetrazioni e sui pick and roll dei giovani di Opera. Piazza grida, e rapidamente le cose si rimettono a posto. Ma a leggere i punteggi parziali, Pavia non ha mai dovuto faticare più di tanto. 
D’altro canto, già nei primi minuti, con Verri che apre con una tripla da sinistra (per il vero, senza la minima marcatura), con Fossati che taglia secco per Bialkowski sotto canestro (2 punti e tiro aggiuntivo) e infine con Minoli che fora la difesa di Opera con grande decisione. Insomma, un parziale di 11-1 che fa capire subito chi comanda. 
Tutto pare troppo semplice, e così Edimes molla in difesa e per almeno tre o quattro volte appare incerta, facendosi quasi raggiungere (11-8). Poi Sanlorenzo (con tre canestri) rimette le cose a posto. Piazza inizia il giro dei cambi, esce Fossati per un po’, poi nel secondo quarto si nota che il coach si è fatto sentire e la difesa di Edimes diventa attenta, aggressiva con Sanlorenzo, Verri e Ferri che tengono lontana Opera, chiudendo il primo tempo con un vantaggio di 10 punti.
L’inizio del secondo tempo è uno schiaffone ai ragazzi di Opera, che pure si dannano l’anima sul parquet. Dopo un tecnico a Minoli per proteste, Ferri e Fossati sistemano il punteggio con due triple e solo perché due bellissimi assist di Fossati vengono sprecati da Bialkowski, Edimes non prende definitivamente il volo (anche se un 55-35 al 24’44” dice molto bene che cosa sta succedendo in campo). Il terzo quarto si chiude con Pavia avanti di 22 punti.
Edimes sembra farlo apposta. Giusto il tempo di iniziare l’ultimo quarto, che anche Filic si scalda la mano e mette dentro una tripla. Fossati continua a dirigere il gruppo e regala due palle perfette che Freri, un po’ imbambolato, butta letteralmente via. Ma non c’è davvero storia, c’è invece il tempo di mettere dentro Pezzo per 3’50, il tempo di infilare, tra gli applausi del PalaRavizza, una gran bella tripla (quando mancano 3’35 alla sirena), seguita da una tripla di Degrada. Il resto è allenamento.