Serie C - Basket Martina, intervista ad Angelo Prete

Serie C - Basket Martina, intervista ad Angelo Prete

Tra i volti nuovi della stagione da poco iniziata in casa Valle d’Itria Basket Martina, quello di Angelo Prete rappresenta maggiormente il concetto di concretezza e applicazione. L’esterno brindisino, out per squalifica nelle prime due giornate, si è infatti ben calato negli schemi di Domenico Terruli a cui può garantire versatilità offensiva e difensiva. Un apporto sempre più importante il suo in vista delle prossime delicate sfide, a partire dal match con l’Angel Manfredonia.

D: Ciao Angelo, come ti trovi a Martina?

R: “Molto bene! Fin da subito si è creato un gruppo unito e guidato da un ottimo allenatore. Siamo seguiti frequentemente in trasferta e i nostri tifosi ci mettono molta passione per sostenerci, a testimonianza di come Martina sia una grande piazza che merita di confermarsi sul campo”.

D: Che giudizio dai a questa primissima parte di campionato, sia dal punto di vista personale che di squadra?

R: “Avendo raccolto solo 2 punti in 5 gare, il bilancio non può essere positivo. Potevamo sicuramente portare a casa la gara con Monopoli ma abbiamo pagato un periodo abbastanza sfortunato a livello di infortuni. Personalmente continuo a lavorare sodo in settimana affinché il mio contributo in partita sia sempre più costante e mirato a ricercare le giuste soluzioni per me e i miei compagni”.

D: Ti pesa il fatto di aver saltato gli impegni iniziali per via di una squalifica subìta sul finire della passata stagione?

R: “Purtroppo sì, in quanto avrei potuto offrire il mio contributo a livello offensivo e di rotazioni, come dimostrato dai risultati delle prime due giornate e condizionati in parte anche dalle scarse rotazioni. So di aver sbagliato, ma fa parte del passato e ora bisogna guardare avanti”.

D: Anche a Ruvo, come nelle precedenti trasferte di Taranto e Altamura, si è verificato un calo nella seconda parte di gara. Da cosa può dipendere questa differenza di prestazioni tra le partite interne ed esterne?

R: “Non è facile dare una risposta, anche se giocare in casa porta inevitabilmente ad avere i favori del pronostico. In un campionato del genere il fattore campo può risultare spesso decisivo, ma ciò non giustifica il nostro calo di attenzione nei secondi tempi. Dobbiamo abituarci ad essere più cinici, limitando gli errori, aumentando l’intensità difensiva e migliorando la circolazione di palla in attacco”.

D: La voglia di riscatto vi porterà a non sottovalutare il prossimo match casalingo contro l’Angel Manfredonia?

R: “Domenica saremo dei veri e propri ‘cani randagi’ perché, a prescindere dall’avversario, conterà avere un atteggiamento completamente diverso rispetto a Ruvo dove abbiamo subìto troppo da una squadra, a mio parere, non più forte della nostra”.