Virtus Padova, l'analisi del momento difficile del presidente Bernardi

Virtus Padova, l'analisi del momento difficile del presidente Bernardi

Il momento non è dei migliori, la Broetto Virtus è nel fondo della classifica ma il presidente Gianfranco Bernardi è ottimista e guarda con fiducia al prosieguo del campionato. Il ritorno da Varese è stato duro, l’arrivo a Padova è avvenuto nel pieno della notte, la sconfitta non concilia il sonno e l’autobus, per quanto la Broetto viaggi con i mezzi che consentono la massima comodità possibile, è decisamente scomodo per chi non ha una mole “standard”.

Il presidente ha l’aria un po’ stralunata e poca voglia di parlare della partita dopo che l’illusione di una rimonta ormai riuscita è svanita di fronte ad un giocatore di gran classe.

“L’avessimo noi un Bolzonella, sono convinto che anche i compagni di squadra renderebbero di più e oggi saremmo a festeggiare il terzo successo consecutivo. Ma abbiamo un budget che non possiamo sforare e quindi il nostro mercato ha seguito logiche diverse da quelle della ricerca delle star, e poi resto convinto che i nostri ragazzi ci hanno portato in serie B e hanno tutte le qualità per farci rimanere nella categoria.”

Queste tre sconfitte hanno fatto scemare l’entusiasmo?

“Oggi, dopo aver dormito poche ore e avendo ancora negli occhi gli ultimi minuti della partita di Varese, non posso certo dire di essere entusiasta. Ma mi ricaricherò in fretta e domenica sarò in mezzo ai nostri tifosi convinto come loro che il nostro sarà un campionato positivo. Sto attendendo che la sfortuna cominci a dimenticarsi di noi, per il resto sono convinto, come dice il coach, che la squadra sta iniziando a giocare nei ritmi di questo campionato che sono ben diversi da quelli della serie C, e questo è il primo e fondamentale passo per rimettersi in carreggiata.”

Forse la differenza di livello tra i campionati è stata sottostimata.

“Ho già vissuto esperienze come queste, ricordo negli anni 80 e 90 le stagioni di esordio in serie C1, in B1 e anche in A2. Tutte traumatiche, spesso vissute con un tecnico che non conosceva la nuova categoria. Quest’anno è diverso, Massimo la B l’ha fatta da protagonista e sa benissimo come comportarsi, la squadra ha il cuore necessario per lottare nelle retrovie, la società è presente e in questi giorni di difficoltà si sta stringendo attorno alla squadra, il d.s. Caiolo, Rugo, Costa, siamo tutte persone di grande esperienza, certo che non siamo stregoni e quindi poco possiamo fare se costretti a giocare senza Canelo, Mabilia o Busca. Possiamo solo mantenere la calma e rimettere la barra nella direzione del nostro percorso sapendo che la stagione è lunga, siamo solo alla terza di trenta giornate e prima o poi il conto con la sfortuna si dovrà abbassare.”

Un bilancio così negativo era preventivabile?

“Bilancio negativo? In questi pochi mesi abbiamo guadagnato il rispetto che l’attività societaria della Virtus merita. Per la prima volta ci siamo attivati con iniziative che hanno coinvolto la città e che ci hanno dato grandissime soddisfazioni. Con la collaborazione dell’Amministrazione abbiamo raggiunto l’accordo e riportato la pallacanestro nel tempio dello sport cittadino. Nella partita d’esordio abbiamo richiamato alla Kioene Arena un migliaio di spettatori quando a Rubano, dominando i play-off di C, non potevamo che averne la metà. Siamo partiti con un attività giovanile imponente, partecipiamo a tutti i campionati più prestigiosi e in molte categorie schieriamo più squadre. Inoltre condividiamo un progetto importante con altre 11 società. Per finire la prossima settimana inizieremo anche il campionato under 20, il più prestigioso, al quale sono iscritte meno di 40 squadre in tutto il territorio nazionale

Guardate le squadre del girone e ditemi quante fanno un attività almeno simile alla nostra e quante invece concentrano tutte le loro potenzialità solo per dar vita ad una squadra di serie B senza preoccuparsi di creare qualcosa di duraturo e di coinvolgente a 360° nel tessuto cittadino."

Si, ma la prima squadra?

"Certo, credevo che alla terza giornata avremmo raccolto almeno la prima vittoria, ma mai avrei pensato ad una serie di infortuni così importanti e ravvicinati. Friso ci ha sempre messo in allerta: la B è il campionato delle guardie, non sono i lunghi a fare la differenza. Abbiamo preso Mabilia proprio perché l’età di Busca obbligava a rafforzare il reparto nonostante Leo avesse dominato la serie C. Domenica scorsa abbiamo giocato senza di lui e senza Mabilia e tutti coloro che sono venuti alla Kioene Arena sanno per quanto ci è sfuggita la vittoria. A Firenze nella partita d'esordio avevamo in tribuna Canelo, non uno qualsiasi, il nostro attaccante più pericoloso. Ieri abbiamo giocato con Mabilia che ha ripreso ad allenarsi solo giovedì e avete letto come è andata, insomma più ci penso e più mi convinco che al completo la Broetto se la giocherà con tutti e per quanto riguarda il bilancio agonistico lo faremo più avanti!”