Serie B - Oleggio Magic, dura presa di posizione contro l'arbitraggio

Serie B - Oleggio Magic, dura presa di posizione contro l'arbitraggio

A seguito di ripetuti episodi arbitrali occorsi durante le partite della stagione 2017/2018 l’Oleggio Magic
Basket ritiene opportuno e doveroso, nella persona del suo presidente Mauro Giani, esprimere il proprio
disappunto.
“Credo che, arrivati alla vigilia della 19^ giornata di campionato, sia giunto il momento di dire basta: basta ai
comportamenti tenuti, in diverse occasioni, dalla classe arbitrale che in questa stagione non sta dimostrando
competenza adeguata alla categoria. Personalmente da presidente della società, - dice Mauro Giani - ma
potrei dire anche da appassionato di pallacanestro, sento il bisogno e il dovere di manifestare il mio totale
disappunto su quello che sta succedendo nelle direzioni di gara”.
L’ultima gara, quella giocata in trasferta contro la Pms sabato 20 gennaio al PalaRuffini di Torino, ha fissato i
seguenti provvedimenti disciplinari: sanzione di 250 euro per offese agli arbitri collettive da parte dei tifosi,
squalifica del capitano Edoardo Gallazzi a seguito di comportamento protestatario e offensivo verso gli
arbitri, con conseguente espulsione, con l’aggravante di rivestire la carica di capitano, l’inibizione del
presidente fino al 5 febbraio.
“Gli episodi avvenuti nell’ultima partita sono soltanto la goccia che ha fatto traboccare il vaso, dopo giornate
e giornate di silenzio - continua il presidente – senza andare molto in là nel tempo, anche quanto avvenuto in
occasione della gara contro Empoli, nella giornata precedente, non è più accettabile. Sono il primo a dire che
gli arbitri non possono arrivare a “decidere” una partita, perché sono le prestazioni delle squadre che
decidono il referto finale, ma quello visto ultimamente in campo mi fa nascere forti dubbi. Oltre all’imparità
degli episodi in campo, è opportuno anche riflettere sulle sanzioni che vengono somministrate
successivamente, che dipendono esclusivamente dai rapporti arbitrali.
Già, in questo periodo, dobbiamo fare i conti con le difficoltà di roster per infortuni e malattie varie, con
questi ultimi provvedimenti, dovremo fare a meno anche del nostro Capitano nel disputare una partita
delicatissima come il derby contro Borgosesia”.
E prosegue: “Sembra che a qualcuno dia fastidio il fatto che, in questa stagione, Oleggio si trovi ai piani alti
della classifica, e così in questo modo si voglia ridimensionarla.
Anche la nostra società, come le altre, lavora con intensità per raggiungere i propri obiettivi, con un
importante dispendio di energie fisiche e risorse finanziarie per sostenere un campionato di serie B. Stiamo
gettando le basi per creare un bacino giovanile la cui punta di riferimento sarà proprio la prima squadra,
ufficiostampa@oleggiobasket.org
vetrina per i giovani talenti del territorio. Oltre all’investimento economico che mi vede primo protagonista,
penso prima di tutto alla mia passione, a quella che caratterizza tutta la nostra dirigenza e il nostro staff,
all’impegno e alla professionalità di ognuno di noi. Veder mettere a rischio l’intero lavoro per motivi a noi
sconosciuti, non lo posiamo accettare!
Personalmente sento una profonda delusione, lo ammetto, ma sicuramente non è questo il modo per far sì
che mi possa disinnamorare dello sport più bello del mondo e dei miei ragazzi.
Anche se, quotidianamente, portiamo avanti con entusiasmo il nostro progetto, come tutti, sappiamo di dover
affrontare continue difficoltà sul percorso, ma queste non devono essere create appositamente, non troviamo
motivi per essere trattati così. So che un mio grande difetto, è quello di essere troppo “caldo” durante le
partite, comportamento sicuramente non consono alla carica che ricopro, ma quando vedo un’ingiustizia
concreta e palese nei confronti dei miei giocatori non resisto, e trovo assurdo che gli arbitri trovino il tempo di
individuarmi e riconoscermi tra il pubblico…
Conclude: “Comprendiamo le difficoltà numeriche della C.I.A. nel creare una classe arbitrale per ogni
categoria, ma la formazione, in qualsiasi campo, si deve fare, con una pianificazione adeguata e mettendo a
disposizione le risorse necessarie. In un percorso formativo forse sarebbe meglio creare coppie di arbitri che
permettano ai neo-promossi di crescere e migliorare costantemente.
E’ chiaro che questo concetto salta se le coppie sono formate da entrambi neo promossi o un neo promosso e
un neo promosso della stagione precedente. Mi sembra di poter affermare che quest’anno Oleggio di queste
designazioni ne abbia incontrate parecchie.
E dire che dopo la prima partita dell’anno contro Omegna, dove il risultato finale ci ha visti sconfitti, mi sono
complimentato vivamente con il commissario per l’ottimo arbitraggio, pensando di vedere una stagione
finalmente “pulita”. Ma già dalla gara successiva mi sono ricreduto.
Non vogliamo assolutamente favoritismi, ci mancherebbe…. semplicemente chiediamo: correttezza,
trasparenza e professionalità, qualità che sentiamo nostre e che, essendo quelle tipiche di ogni ambito
lavorativo, pretendiamo da chi, come noi, lavora nel campo della pallacanestro”.