Serie B - L'Amatori Pescara si complica la vita a Rimini

Serie B - L'Amatori Pescara si complica la vita a Rimini


Sabato santo amaro per Pescara, che perde a Rimini 76-68 dopo esser stata ripetutamente in vantaggio nel primo tempo, anche di dodici punti. Qualche ingenuità grave, tanto nervosismo e troppa imprecisione al tiro condannano Rajola e compagni, che non sono riusciti ad essere continui in attacco e hanno subito troppo il tiro da tre ospite. Pescara sembrava poter controllare agevolmente il match, prima che una serie di episodi, assolutamente evitabili, accendessero la partita, portandola sui binari dell'atletismo e della fisicità, terreni su cui i romagnoli non temono rivali. 
L'Amatori, così, torna a casa a mani vuote, anche se, paradossalmente, questa sconfitta cambia davvero pochissimo per la classifica dei biancorossi. I risultati sugli altri campi, infatti, avrebbero comunque reso praticamente impossibile la rincorsa al terzo e al quarto posto: i ragazzi del presidente Carlo Di Fabio chiudono così al quinto posto la regular season. Di conseguenza, il derby di sabato prossimo contro Campli sarà ininfluente per il piazzamento finale. Rimini, che aveva visto sfumare i playoff già prima della palla a due, con questa vittoria ottiene la salvezza matematica.
Gli abruzzesi, alla lunga, hanno pagato le lunghe pause in cui hanno faticato davvero troppo a realizzare. Il match, però, è girato durante il secondo quarto: i padroni di casa, sospinti da una buona cornice di pubblico, sono letteralmente entrati in partita dopo il fallo antisportivo sanzionato ai danni di Simone Pepe e dopo i battibecchi sotto canestro tra i lunghi delle due squadre, in primis tra Capitanelli e Tiberti. Complice un arbitraggio davvero altalenante, la partita è diventata fisica, spigolosa, lottata più che giocata. In questa cornice, è venuto fuori l'atletismo dei padroni di casa, che sotto quel punto di vista non devono invidiare niente a nessuno. Miglior marcatore della serata è Leonardo Battistini, con 22 punti. 
A fine partita Coach Salvemini, arrabbiatissimo (usando un eufemismo), ha spiegato così la sconfitta dei suoi: "Sono letteralmente furioso. Non si possono giocare due partite così diverse a sette giorni di distanza e soprattutto non si può buttare in questo modo la gara di stasera. Abbiamo giocato a pallacanestro per un quarto e mezzo e siamo andati in vantaggio di dodici punti, poi abbiamo messo in fila una serie di stupidaggini che hanno girato la partita, accendendo il palazzetto e la squadra avversaria.  Abbiamo messo la partita sui binari dell'atletismo anziché della tecnica e della tattica, contro la squadra più fisica del campionato. Ci siamo messi in difficoltà da soli, dopo aver dominato la prima parte di gara. Abbiamo provocato noi la reazione degli avversari, facendo giocare a Rimini il basket che preferisce. Non si può buttare in questo modo una partita: è inconcepibile non capire che avevamo indirizzato la partita. Abbiamo buttato il nostro piano gara dalla finestra, preferendo fare la lotta anziché giocare la nostra pallacanestro. Avevamo già perso una gara simile a Ortona ed è inconcepibile ripetere l'errore. Non può accadere: serve un senso di responsabilità diverso. Senza il senso di responsabilità verso la squadra non ha senso parlare di aspetti tattici, tecnici, fisici. Poi è vero che potevamo anche vincerla dopo, ma a quel punto può succedere di tutto: il problema è a monte, non si può consentire di riaprire in quel modo una gara già indirizzata".

Prima della palla a due, Rimini sa già di essere fuori dalla corsa playoff, a causa della vittoria di Porto Sant'Elpidio nella gara delle 18:00 contro Taranto. I padroni di casa, comunque, avrebbero bisogno di una vittoria per chiudere definitivamente il discorso salvezza. L'Amatori lascia di nuovo a riposo la caviglia di Emidio Di Donato; dall'altra parte, è in tribuna per infortunio anche il talentuoso play romagnolo Davide Meluzzi. Gli altri due atleti in dubbio, Pepe e Pesaresi, figurano regolarmente a referto, con il secondo addirittura nello starting five.

Coach Salvemini sceglie un quintetto iniziale con Rajola, Battaglia, Valentini, Bini e Capitanelli. Coach Maghelli manda sul parquet Toniato e Busetto.  Il match inizia con la stoppata di Capitanelli ai danni di Charlie Foiera, che comunque si riscatta immediatamente, propiziando il primo vantaggio dei locali (4-0). L'Amatori inizia tirando male da tre, ma ricuce subito lo strappo, con due conclusioni da sotto di Rajola e Valentini (4-4); anzi, si spinge presto in avanti, sempre nel segno di Valentini (6-11). Coach Salvemini decide di mandare sul parquet Simone Pepe, dopo averlo preservato nell'ultima gara. Intanto Rimini ristabilisce la parità sfruttando un paio di disattenzioni degli ospiti (11-11). Gli arbitri non sono indulgenti sui contatti e così le squadre esauriscono presto il bonus di falli.  Prosegue una sostanziale parità, con Foiera e Valentini a capitalizzare i giochi delle due squadre e un ottimo impatto di Grosso appena entrato. Tre tiri liberi di Valentini chiudono il primo quarto sul 15-19. L'ala biancorossa ha già realizzato 12 punti.
Due rimbalzi di Pelliccione e un gioco da tre punti di Rajola lanciano l'Amatori già nei primi secondi del tempino (15-22). Sia Valentini che Foiera ora rifiatano in panchina e Pescara continua a macinare punti con la triple di Rajola e con una buona precisione dalla lunetta (17-27). La gara sembra aver preso un indirizzo molto preciso. Rimini, invece, sfrutta qualche ingenuità abruzzese e rimane agganciata alla partita, capitalizzando il fallo antisportivo fischiato ai danni di Simone Pepe, e poi la rimette addirittura in parità, con due giocate di Stefano Potì (25-29; 29-30). Tornano sul parquet Rajola e Valentini prima e Pepe e Capitanelli poi, ma Pescara ora subisce l'aggressività dei padroni di casa e non segna più. I locali vanno addirittura in vantaggio, piazzando un break complessivo di 13-3. L'arbitraggio, poco gradito a entrambe le squadre, scalda il match, sia sugli spalti che sul parquet, con la panchina riminese che un paio di volte entra letteralmente in campo. All'Amatori servirebbe un po' di calma e invece mette benzina sul fuoco: altra bagarre sotto canestro quando Capitanelli reagisce al gomito alto di un suo avversario. Ora siamo punto a punto (31-34; 35-34) e due liberi di Valentini fissano il 35-36 con cui le squadre vanno all'intervallo lungo. Negli ospiti, buon impatto di Altavilla e Tiberti e grande presenza di Busetto.
Pescara ricomincia la partita con le stesse difficoltà offensive degli ultimi minuti del primo quarto; così, Rimini, soprattutto con i tiri liberi, può piazzare un 8-0 che li spinge in avanti. Un fallo in attacco di Pepe e un tecnico fischiato a Capitanelli inchiodano l'attacco ospite, che ora vede anche Valentini meno efficace rispetto al primo tempo. Una tripla di Pasquale Battaglia rompe il momento buio dei suoi e Pelliccione riporta a contatto i biancorossi (43-41), ma Rimini piazza immediatamente un contro break. Salvemini a questo punto sceglie di riproporre Andrea Grosso nello spot di quattro proprio accanto a Pelliccione, anche se poco dopo il pivot abruzzese deve lasciare il campo per un evidente taglio sul sopracciglio. Rimini continua a trovare con regolarità il canestro (53-41), sia da sotto con Battistini che da lontanissimo con Pesaresi. L'Amatori fa davvero troppa fatica a realizzare e sembra cedere davanti alle triple in allontanamento dell'esterno romagnolo, ma quattro punti dal pitturato in un amen di Capitanelli e Valentini rilanciano le ambizioni biancorosse, che chiudono il tempino in svantaggio di otto punti (56-48).
L'Amatori presenta Ucci sul parquet anche in apertura di ultimo quarto, ma i primi punti sono ancora di Rimini. Una tripla di Pesaresi risponde a quella di Pepe; Pescara cerca di velocizzare le operazioni ma continua a non essere precisa dall'arco, mentre la marcatura di Busetto sul bomber abruzzese si fa sempre più stretta. Il gioco si spezzetta, un po' per la grinta delle due squadre, un po' per un metro arbitrale a volte severissimo e a volte più tollerante. Pelliccione spinge i suoi a meno sette, ma l'Amatori non riesce ad andare oltre (69-62; 72-65). Ci riesce a settantatré secondi dalla fine con una favolosa tripla di Pepe, che la spinge a soli cinque punti di svantaggio, ma è troppo tardi per ricucire. Le ultimissime chances non vengono sfruttate e, anzi, Rimini allunga sino al 76-68 finale.

Nts Informatica Rimini- Amatori Pescara 76-68 (15-19; 35-36; 56-48)
 

Nts Informatica Rimini: Toniato, Signorini, Pesaresi 9, Altavilla 4, Potì 8, Busetto 8, Battistini 22, Tiberti 8, Aglio 2, Foiera 15. 

Allenatore: Andrea Maghelli.

Tiri dal campo:  24/61 (39%), tiri da due punti: 16/36 (44%), tiri da tre punti 8/25 (32%), tiri liberi 20/27 (74%). Rimbalzi 37.

 

Amatori Pescara: Pelliccione 7, Pepe 9, Rajola 11, Battaglia 5, Grosso 6, Valentini 18, Ucci 2, Bini 5, Capitanelli 5, Tagliamonte ne.

Allenatore: Giorgio Salvemini.

Tiri dal campo:  21/58 (36%), tiri da due punti: 15/37 (41%), tiri da tre punti  6/21 (29%), tiri liberi 20/24 (83%). Rimbalzi 37. 

 

Arbitri:  Massimiliano Spessot (GO) e Nicholas Pellicani (GO)