Serie B - Dalla torre di Malta per buttare giù l'altra Stella Azzurra (Viterbo): il 2.08 Cassar punta lo scontro-salvezza

Serie B - Dalla torre di Malta per buttare giù l'altra Stella Azzurra (Viterbo): il 2.08 Cassar punta lo scontro-salvezza

E' appena inizio dicembre ma è già scontro-salvezza anticipato quello tra le due Stella Azzurra del campionato di Serie B maschile. Sabato 3 dicembre alle ore 18 all'Arena Altero Felici (ingresso gratuito) i ragazzi di Germano D'Arcangeli incontrano gli “omonimi” di Viterbo sponsorizzati Balletti Park Hotel per la 10^ giornata d'andata del Girone C, sfida tra la terzultima e l'ultima squadra della classifica scorrendo la graduatoria dal basso, sebbene entrambe in coabitazione con un'altra formazione, lo Sport E' Cultura Patti per quanto riguarda i capitolini, la MecSan Maddaloni per il fanalino viterbese. Che peraltro condivide con gli stellini l'attuale ruolino di marcia di 3 sconfitte consecutive con cui si presenta nella Capitale, dove si affronteranno le due compagini con la peggior differenza canestri del girone. Si intuisce con evidenza che sarà sfida tra due formazioni in grossa crisi, testimoniata pure dalle sole due vittorie ottenute dai giovanissimi padroni di casa fino a questo punto della stagione, che ha visto addirittura un'unico successo per gli ospiti del coach Umberto Fanciullo.

 

CASSAR Per una gara del genere la cosa più facile del mondo è trovare le giuste motivazioni, che non dovrebbero mancare nemmeno in altre condizioni. Ai nerostellati non può quindi mancare la consapevolezza della posta in palio e la conferma arriva da Kurt Cassar: “E' una partita importante da vincere a tutti i costi, giochiamo sul nostro campo e quindi abbiamo l'obbligo di far restare la vittoria a casa. Sin dal riscaldamento pre-gara dobbiamo prepararci meticolosamente perché questi due punti servono come il pane per evitare che Viterbo ci raggiunga in classifica”, ammonisce il 17enne pivot stellino (nella foto di Giulia Stella Panu), che all'esordio nel campionato di Serie B sta viaggiando a 4.6 punti+3.5 rimbalzi in 13 minuti e mezzo di impiego medio, con un record stagionale di 14 punti in appena 17' nella trasferta contro la Meta Teramo.

 

CASA DOLCE CASA Per fortuna, viene da dire, un match così delicato verrà giocato con la protezione delle mura amiche, mai così cercata dai nerostellati dopo tutti i rovesci evidenti subìti nelle trasferte affrontate finora, come il -25 riportato a casa da Cefalù domenica scorsa: “In casa per noi sono altre partite rispetto a quando giochiamo fuori, del resto gli unici successi li abbiamo ottenuti proprio sul nostro parquet. Cefalù sulla carta era inferiore a noi ma abbiamo perso lo stesso di brutto, perché quando siamo in trasferta ci sta succedendo sempre la stessa cosa, ovvero sbagliamo l'approccio alla partita: mentre in casa siamo più motivati, incazzati – passatemi il termine –, in trasferta troviamo grandi difficoltà a mostrarci con questo atteggiamento. Tutta la settimana prima del viaggio in Sicilia ci siamo detti tra di noi che contro Cefalù potevamo vincere e invece poi abbiamo visto cosa è successo”.

 

SPAREGGIO RELOADED Anche nella scorsa stagione la Stella Azzurra giocò un match casalingo contro Viterbo fondamentale per la lotta-salvezza, vincendolo. L'obiettivo è concedere il bis a distanza di dieci mesi da quello scontro: “Viterbo è probabilmente l'avversaria meno forte tra quelle incontrate in questo primo terzo di campionato, ma dovremo giocare lo stesso alla morte per poterla vincere. Loro stanno messi peggio di noi, ma niente è garantito, può succedere di tutto. Viterbo prende 20 tiri più di noi per partita, come conquistano il rimbalzo in difesa volano in contropiede e tirano subito, pertanto l'obiettivo sarà fermare il loro gioco in velocità”.

 

KURT MA LUNGO Il 2.08 maltese sarà essenziale, insieme al resto della batteria lunghi stellina, per presidiare a dovere il proprio canestro. Le qualità offensive di Kurt non si discutono, è in difesa che cerca i miglioramenti più importanti: “Io cerco innanzitutto di aiutare la squadra, non penso a fare 20 punti, se li faccio, sì, sono felice, però prima voglio aiutare la squadra coi rimbalzi, sia in difesa che d'attacco, e in difesa offrire un elemento di protezione del canestro perché una squadra che non ha un centro che protegge bene l'area non può vincere. E io, Andrea (Antonaci, ndr) e lo stesso Baba (Seye, ndr) abbiamo il compito di rendere difficile la vita in area colorata agli avversari. Ad ogni gara cerco di limare sempre più le difficoltà difensive, anche con l'aiuto dei compagni che quando ho problemi di falli o non riesco a marcare bene il mio avversario mi danno una mano. Germano ogni giorno mi dice che devo essere più veloce di piedi sennò non imparo mai, e devo anche correre di più in campo. In attacco ho buone mani, posso giocare l'uno-contro-uno in post basso, posso anche tirare e segnare da tre se mi lasciano con spazio, a differenza di tanti centri di A1 e A2 che non hanno questa capacità, così come ho alte percentuali al tiro libero, anche questo non comune a tutti i lunghi. Nella mia vita ho sempre pensato di fare sia pivot ma anche quello che può tirare da fuori, se riesco ad essere più veloce posso fare anche il “4”, ultimamente Germano mi sta facendo giocare da ala grande con Antonaci da pivot, per cui sto imparando un nuovo ruolo che mi stuzzica e può esaltare il mio tiro da fuori”.

 

MALTA I punti forti dell'isola di Malta sono da sempre il mare e il sole, non certo la pallacanestro, sebbene negli ultimi anni il fenomeno dei 226 centimetri d'altezza di Samuel Deguara abbia portato il bel pezzo di terra in mezzo al Mediteranno sui radar cestistici internazionali. Kurt vuole provare a scrivere un capitolo importante per lo sport della sua nazione, sebbene per farlo sia stato inevitabile emigrare: “Io volevo da sempre giocare fuori da Malta, anche se all'inizio l'ho trovato molto difficile, per le nuove abitudini di un Paese diverso dal mio cui dovevo adattarmi. Però giocare all'estero è sempre stato il mio sogno, in particolare volevo venire in italia perché è la nazione geograficamente più vicina a Malta. Sono venuto qui perché voglio essere un giocatore professionista e questo a Malta è impossibile, lì sarebbe rimasto soltanto un hobby. Mio padre, Silvio, ha giocato per 30 anni a Malta, anzi una stagione con la sua squadra maltese ha giocato anche nel campionato di Serie C in Sicilia, attraverso un accordo che c'era stato allora tra le federazioni italiana e maltese, quindi ogni due settimane prendevano il catamarano e venivano in Sicilia”.

 

SOGNO All'inizio dello scorso settembre il pivot stellino ha provato il fascino di entrare a contatto con il mondo NBA. Lui e l'altro stellino Lazar Nikolic sono stati invitati ad Helsinki per il Basketball Without Borders 2016, il camp organizzato in collaborazione tra NBA e FIBA che raduna i migliori prospetti U18 dell'Europa. Per Kurt un'esperienza impossibile da dimenticare: “Era la prima volta che facevo un camp coi coetanei più forti d'Europa, sono stati tre giorni fantastici per la mia vita, ero troppo eccitato e motivato e mi è piaciuto troppo, grazie anche alla presenza di Lazar con cui ci siamo fatti compagnia. C'erano tanti allenatori, giocatori ed ex giocatori NBA che mi hanno dato preziosi consigli, ho imparato davvero un sacco. Ora non posso dire dove mi vedo tra 5 anni, se starò in Eurolega o nel draft NBA o in Italia a giocare in A1 o in A2 o in Spagna o in Turchia. Io ci penso comunque ogni giorno, ma proprio ogni giorno, dove potrò arrivare a giocare, ma non posso fare altro che vivere giorno per giorno e vedere che succede”.