Parla il DS della Ecoelpidiense P.S.Elpidio Marco Pallotti

Fonte: uff stampa
Parla il DS della Ecoelpidiense P.S.Elpidio Marco Pallotti

Primi giorni di sudore, un’altra stagione alle porte ed una prima valutazione sul lavoro delle ultime settimane insieme al Direttore Sportivo Marco Pallotti.

Occhio al budget, scelte sensate e tante scommesse. La seconda avventura in Serie B targata Marco Pallotti è quasi al via. Com’è stata costruita la Ecoelpidiense 2014/2015?

Siamo ripartiti dall’ossatura che tanto bene ha fatto nell’anno precedente cercando di inserire qualche giovane con l’obiettivo di colmare le lacune che si era manifestate. Hai detto bene, abbiamo qualche scommessa ma il momento economico ci obbliga a fare queste scelte e il campo ci dirà se siamo sulla strada giusta.

Dopo i play-off dell’anno scorso parlare di salvezza è riduttivo o è ancora questo l’obiettivo principale?

L’obiettivo principale è quello di consolidarci in questa categoria. Questo non significa per forza migliorare l’ottima posizione dell’anno passato ma abbraccia un ragionamento più ampio che molto spesso non collima con la posizione in classifica. Quindi, per rispondere alla tua domanda, bisogna conquistare dapprima la salvezza e poi si vedrà anche perché molti roster non sono ancora completi e quindi non conosciamo appieno il valore degli altri team.

Il gruppo ha un età media di 23 anni, ci sono tre “94” ed un “97”. Coach Schiavi dovrà plasmare una squadra che può contare però su tutti e dieci gli elementi. Un problema o una risorsa?

Indubbiamente una risorsa! Le partite si costruiscono durante la settimana e avendo la possibilità di allenarci sempre in 12 coach Schiavi può alzare l’intensità e il ritmo dell’allenamento stesso. Poi è normale che ci sarà chi giocherà di più o di meno ma, chi conosce l’allenatore, sa che darà sempre a tutti sempre la sua opportunità.

Il gruppo C è ancora una volta quello dell’Italia centrale con la sola Cagliari a creare qualche problema logistico, per il resto che girone dobbiamo aspettarci?

Più o meno quello dello scorso anno. Ci sono squadre che sulla carta sono di prima fascia come Rieti e Montegranaro, bene vedo anche Cassino, Eurobasket Roma, Senigallia e Rimini ma ripeto, ci sono roster incompleti e quindi le sorprese sono dietro l’angolo.

Come sempre  ci sarà una classifica centrale corta dove ci si giocherà il piazzamento finale in base alla differenza canestri o peggio ancora alla classifica avulsa.

Capitolo tifosi. Cosa si devono aspettare dalla squadra e cosa la squadra si aspetta da loro?     

Abbiamo cercato di fare una squadra composta prima da ragazzi seri che amano giocare a basket, abbiamo preso ragazzi che “volevano” venire a P.S.Elpidio perché hanno visto che negli ultimi anni questa città e questa società permette di mettersi in mostra nel panorama nazionale. Sono straconvinto quindi che l’impegno e la dedizione non mancheranno.

Non so cosa la squadra si aspetti dai tifosi ma immagino l’attaccamento ai colori di questa città e avere un palas caldo con un incitamento costante e civile per tutto il campionato.

Il periodo storico, economicamente parlando, è uno dei peggiori. Come si fa mantenere in piedi una Serie B e se c’è qual è la strategia societaria per far quadrare sempre il bilancio?

Fermo restando che ci sarebbe da parlare per ore su come rilanciare tutto il mondo cestistico e non affossarlo come stanno facendo nei quartieri alti della Federazione, credo che ci dobbiamo concentrare  sulle cose che possiamo migliorare noi stessi. Più che strategia direi che alla base della nostra società ci sono due fattori principali: uno è rispettare il budget e l’altro è avere e creare entusiasmo. Se posso, vorrei dare un consiglio  spassionato a tutti i Presidenti  delle altre squadre che riguarda il primo punto: ho un Consiglio Direttivo che, oltre a ringraziare perché mi permette di lavorare nella massima tranquillità e fiducia mi dice sempre: “Non c’è problema, se sfori il budget la differenza la trovi tu!!” (ride).

La Sutor riparte dalla Promozione, nel basket che conta ci sono solo Pesaro, Jesi e Recanati. Subito dopo noi, Senigallia e la Poderosa. Un blasone che va sempre più aumentando segno che si è lavorato bene.

Dispiace molto per la Sutor, hanno fatto qualcosa di incredibile in questo ultimo decennio segno che con passione,  cuore ,  ingegno  e abilità si possono raggiungere risultati inimmaginabili. Nello stesso tempo quello che è successo ci deve insegnare che tutto può cambiare e magari il troppo amore può accecare e far perdere di vista la realtà. Ecco, noi dobbiamo stare con i piedi per terra! Siamo consapevoli delle nostre possibilità e dobbiamo continuare su questa strada. Si è lavorato bene? Può darsi ma questa è storia. Bisogna guardare avanti e credo che si possa e si debba sempre migliorare perché oltre alla visibilità che diamo a P.S.Elpidio in giro per l’Italia abbiamo un impegno morale verso chi ci ha preceduto, verso tutta la città e verso una maglia datata 1953!!!