Ostacolo Mantova Stings per le Furie Chieti

Ostacolo Mantova Stings per le Furie Chieti

Dopo il glorioso successo di Brescia, le Furie dovranno fronteggiare un’altra nobile del campionato, che tante volte ci ha sportivamente ferito nel corso delle passate stagioni: la Dinamica Generale Mantova. Il roster lombardo, come da un paio di stagioni a questa parte, è roster di primissima fascia, costruito in maniera tale da garantire un minutaggio importante per molti giocatori: Ndoja, ala grande, veterano con un passato in A1 a Capo D’Orlando, è il giocatore più utilizzato in assoluto. Gli americani degli Stings sono la guardia Justin Hurtt, ex Varese e Kenneth Simms, forte centro proveniente dal Kotka (Finlandia), dove ha disputato l’Eurochallenge. La cabina di regia è affidata ad una delle stelle di questo torneo, Fabio Di Bella, ex faro della nazionale italiana, a cui sono affiancati i giovani Carlo Fumagalli, ’96 che può vantare tre presenze nella stagione che portò l’Olimpia Milano allo scudetto e Michael Masanelli, giovane di scuola Mantova. Lo spot di guardia è coperto inoltre da Riccardo Moraschini, ex Virtus Bologna e Roma, Vincenzo Maiorino, giovane al secondo anno a Mantova e Lorenzo Gergati, forte giocatore ex Torino. Il pacchetto di ali è completato da Alessandro Amici, ex Ferrara, Davide Alviti, ex Eurobasket Roma, classe ‘96 e Andrea Natali, ex Isola della Scala (serie c regionale), classe ’97. Completa il roster il forte centro Luca Gandini, ex Tezenis Verona. La compagine di coach Martelossi viene da tre successi consecutivi ai danni di Legnano, Roseto e Matera e vede in Hurtt (15,6 punti) il suo miglior realizzatore. La squadra tira con il 40,7% da 2, il 23,3% da 3 e il 77% dai liberi e le medie più alte, di giocatori con almeno 10 partite all’attivo sono di Kenneth Simms  (56% da 2), Alessandro Amici (40% da 3) e di Luca Gandini (88% dalla linea della carità). Le Furie, per non farsi pungere dagli Stings, dovranno sfoderare una prestazione ai limiti della perfezione, imponendo il proprio ritmo gara e giocando di squadra, dimostrando così a tutti gli scettici che la vittoria con Brescia non è stata casuale e che la forza del team è tutta nel collettivo.