A2 - Virtus Roma, Luca Bechi commenta la sconfitta contro la Viola

A2 - Virtus Roma, Luca Bechi commenta la sconfitta contro la Viola

Coach Luca Bechi in conferenza stampa: «Siamo arrabbiati e dispiaciuti perché ovviamente questi due punti erano importanti. Siamo consapevoli che dobbiamo migliorare e dei difetti su cui dobbiamo lavorare. Contro una Viola Reggio Calabria molto attenta e compatta, gasata dalle tre vittorie consecutive (oggi la quarta) abbiamo fatto fatica a mantenere il ritmo offensivo: quando la partita è punto a punto ci prende l’angoscia, iniziamo a preoccuparci; si vede dal fatto che per quante volte noi ripetiamo durante la settimana le cose, in partita l’ansia ci attanaglia e sembra che abbiamo passato una settimana in vacanza. Per giocare una partita sono necessari tanti elementi, tanti stati d’animo, tanti equilibri che troppe volte durante la gara facciamo fatica a mantenere. Questi passaggi a vuoto continuano a esserci partita dopo partita e questa è la cosa più importante sulla quale dobbiamo lavorare. La Viola ha giocato fisicamente contro i nostri punti di forza, abbiamo provato a rispondere con la stessa energia, per larghi tratti lo abbiamo fatto ma alla fine ci è mancata la lucidità per rimanere attaccati, e abbiamo preso il break dell’ultimo quarto. Siamo stati bravi a tornare sotto con il cuore, ma purtroppo il tiro del pareggio è andato fuori. Ora dobbiamo reagire in modo positivo alle difficoltà di una stagione complicata, da ultimo l’infortunio di Filloy: la rotazione si stringe e le energie vengono poi a mancare nei momenti decisivi. Il campionato è lungo e l’obiettivo resta quello di raggiungere il quart’ultimo posto in regular season. Oggi siamo amareggiati ma dobbiamo andare a guardare il prossimo avversario, ogni partita che arriva è un’occasione per prendere i due punti. Questa partita ormai è finita, la analizzeremo ma è necessario andare avanti, se ci deprimiamo già in una situazione difficile questo ci schiaccia ancora di più. Questo passaggio della stagione di Roma fa parte del nostro lavoro e dobbiamo affrontarlo con il piglio di chi vuole uscirne».