A2 - Tezenis, Pedrollo: «Ok gli infortuni, ma possiamo dare di più»

A2 - Tezenis, Pedrollo: «Ok gli infortuni, ma possiamo dare di più»

Queste le dichiarazioni di Giorgio Pedrollo, responsabile dell’area tecnica della Tezenis Verona, ospite di «Lunedì nel Pallone», trasmissione di approfondimento sportivo di TeleArena condotta da Davide Cailotto, insieme al centrocampista dell’Hellas Verona Mattia Zaccagni, il portiere dell’Agsm Verona Gaelle Thalmann ed il giornalista de L’Arena Gianluca Tavellin: «Il nostro obiettivo? Quello di crescere, senza la fretta e l’ansia degli anni precedenti. Forti di un programma triennale alla fine del quale l’obiettivo sarà quello della promozione quando la formula dovrebbe essere più elastica rispetto a quella attuale. Sappiamo dove arrivare e come vogliamo crescere. Chiaro che le rivoluzioni, che a volte vanno fatte, l’anno prossimo verranno “sostituite” da un mercato diverso che prevederà la conferma di molti giocatori dell’attuale roster. La continuità sarà necessaria, quella che non abbiamo potuto avere nei primi mesi di una stagione in cui abbiamo dovuto fare i conti con quasi tre nasi rotti ed elementi-chiave come Boscagin e Pini a lungo fuori. Con loro in campo a Mantova, anche se non al massimo, la differenza s’è vista sotto molti punti di vista. Il momento di Portannese? Continuo a credere che lui sia la guardia più forte della Serie A2, l’ha dimostrato in più occasioni. Probabilmente non è ancora ben inserito nei nostri meccanismi, ma è uno che ci tiene sempre a vincere e questo tipo di mentalità gli permetterà presto di mostrare a tutti il Portannese che conosciamo. Frazier? Per me resta un talento spaventoso, magari con troppi alti e bassi ultimamente anche se credo che presto tornerà sui suoi soliti standard e alle sue solite medie. Totè? Un talento infinito, ma quello da solo non basta. Michael Jordan e Kobe Bryant dopo una partita persa ed una brutta serata restavano a tirare fino alle quattro di mattina. Questo è il salto di qualità che uno con le sue doti per me deve ora compiere. La squadra? Non siamo ancora al massimo, ma gli infortuni ci hanno parecchio penalizzato e questo è un dato di fatto. Sono abituato a veder il bicchiere mezzo pieno, ma nemmeno posso dire di essere contento. Qualcosa in più da questo inizio di campionato certamente mi aspettavo. Come dirigenza qualcosa diremo in settimana, qualche intervento lo faremo e qualche confronto l’avremo con la squadra ma solo per stimolare i nostri giocatori, soprattutto quelli più giovani. I lunghi? Brkic è stato finora un elemento importante, Pini può darci molto e DiLiegro ci garantisce tanta sostanza. L’Hellas? Complimenti alla società e alla squadra per il campionato che sta disputando. La sconfitta col Novara è stata figlia anche di episodi e determinata anche da una direzione arbitrale discutibile. Se l’Hellas è in testa alla classifica dopo 14 giornate vuol dire che ha valori veri».