A2 - Bologna, Ramagli: “Contro Recanati, in campo con grande umiltà”

A2 - Bologna, Ramagli: “Contro Recanati, in campo con grande umiltà”
© foto di foto Pasquale Cotugno

Alessandro Ramagli attende l’Ambalt Recanati con tutta la sua truppa. La Virtus Segafredo, ora, si allena finalmente al completo, dopo che anche in questa settimana ha dovuto fare i conti con qualche problema fisico (Rosselli, Michelori e Umeh non al meglio delle condizioni). Ci saranno tutti, ben consci di affrontare un avversario che cerca il colpo anche per tenere vive le proprie speranze, più che mai dopo il rovescio casalingo contro Forlì, passo falso per la truppa di sacco in uno scontro diretto. Massima attenzione dunque, e il timoniere aggiunge che occorrerà anche la massima umiltà.

“Recanati è diversa rispetto al girone d’andata, hanno cambiato rotta significativamente cercando un esterno con attitudini d’energia, firmando Eric Rush che è una garanzia, e hanno dovuto ridisegnare il reparto dei lunghi. Una squadra che prima aveva un rimbalzista energico, che si faceva notare dentro l’area, e invece ora ha lunghi più tecnici, e l’energia la trova nell’ala piccola. Loro in questo momento, sportivamente parlando, sono all’inferno. Hanno perso una partita importantissima in casa contro Forlì, una sconfitta pesante, e in questo momento devono cercare di risalire le pareti dell’inferno. Non avranno nulla da perdere e devono spendere tutte le loro cartucce in queste ultime sei giornate. E chi lotta per la sopravvivenza spesso trova dentro energie che pensava di non avere”.

“Noi dovremo andare in campo con la massima umiltà. Se solo pensassimo di risparmiare energie, partiremmo col piede sbagliato. Per vincere domani il primo requisito da mostrare sarà l’umiltà. Lo dico non certo per dare un richiamo ai miei ragazzi, che sanno bene cosa significhi. Non è un difetto che ci appartiene, la mancanza d’umiltà. Ma certamente domani dovremo ricordarcelo, perché la forza della testa in questi frangenti è più importante della forza delle gambe”.

“Sulla partita di Verona ho letto giudizi ingenerosi, nei confronti della Tezenis prima di tutto. Là abbiamo giocato con una signora squadra, e vedrete quanta strada farà. Non abbiamo perso contro una squadretta, ma contro un gruppo forte. Vero che eravamo sopra di 17 a metà del secondo quarto, ma non è la stessa cosa che avere un vantaggio del genere a metà del quarto quarto. Credo che non sia riuscito a nessuno di andare a vincere facile a Verona, loro su quel campo hanno battuto tutti tranne Roseto alla prima giornata”.

“Domani i miei giocatori saranno tutti a disposizione. Nella misura in cui riterrò opportuno renderli disponibili. Ricordando che gli avversari sono tutti da rispettare, tutti da battere e tutti pronti a non fare alcun tipo di sconto. E quindi noi non dobbiamo farne agli altri. Se un giocatore andrà meno in campo non sarà perché lo sto gestendo. Potranno esserci motivi di natura fisica, tecnica, o legate alla partita stessa. Nessun giocatore sta a margine perché lo sto gestendo, se uno sta fuori è perché non sta bene”.

“L’obiettivo per queste ultime sei partite? La salute. Conta stare bene, ed è una verità assoluta. Quando da maggio dovremo giocare il numero di partite più ampio possibile nel minor numero di giorni a disposizione, non potrà esserci altro obiettivo. Chiaro, tutti vorrebbero arrivare primi, tutti nelle prime quattro, tutti ai playoff. E tutti vogliono arrivare primi, nelle prime quattro, ai playoff e in salute… La verità è che l’unica cosa che conta è stare bene. La mia ossessione, scusate la parola forte, è stare bene. Vorrei che quando arriveranno quei giorni noi fossimo nelle migliori condizioni fisiche, mentali, tecniche e tattiche. Se tutto questo dovesse essere a discapito di una posizione nella griglia dei playoff, ben venga”.

“E’ stata una bella settimana, anche se martedì, mercoledì e giovedì ci siamo allenati senza Rosselli, senza Michelori e Umeh. Eppure io mi sono divertito ad allenare i ragazzi. Perché si sono allenati seriamente, con intensità, durezza, hanno picchiato e lottato. Questo fa capire che stiamo percorrendo la strada giusta, l’unica che dobbiamo conoscere: la ricerca ossessiva del meglio di noi stessi”.