Strapotere Kazan, per Sassari l'Eurolega è ancora amara

Terzo ko in altrettante partite per i sardi, sconfitti nettamente per 85-62 in Russia
30.10.2014 18:45 di  Lorenzo Belli   vedi letture
Sanders, migliore di Sassari
Sanders, migliore di Sassari

Anche il terzo esame nell'Europa dei grandi non va a buon fine per una Dinamo in versione 'bombardiere' (11/32 dall'arco dei 6,75 al 40') che cede le armi a un Kazan decisamente più completo, solido e scaltro che ha saputo far sua la partita in maniera autoritaria nella ripresa dopo che i primi 25' si sono disputati in perfetto equilibrio; le cifre non dicono tutto ma la palese differenza di tonnellaggio e malizia sotto le plance è sin troppo evidente (40-30 a rimbalzo e 67% a 35% la percentuale al tiro da 2 punti) per non far intuire dove sia stato il tallone d'Achille sardo. Non è bastato un volenteroso Sanders (18 punti alla sirena) e l'impegno di Brooks (8 punti e 9 rimbalzi) per contenere la superiorità dell'Unics che manda in doppia cifra ben 6 giocatori. Il finale di 85-62 è severo ma, purtroppo per Sacchetti, giusto.   

IL MATCH:

È un canestro di Brooks ad aprire le danze a Kazan ma sull'asse Jerrells – Fisher sono i russi a dettare i ritmi al giro di boa del quarto iniziale (10-6); Logan scuote Sassari impattando a 12 e l'equilibrio regge sino alla tripla di Panin che manda tutti alla prima pausa con l'Unics avanti di 4 lunghezze sul risultato di 21-17. Sanikidze prova ad aumentare il gap in avvio di periodo con una schiacciata (25-17), i ragazzi di Sacchetti reagiscono bene e con i canestri griffati da Sanders e Brooks si riportano puntualmente a contatto (27-24); Langford e Zisis danno prova della propria classe ed esperienza in ambito continentale (31-24) ma la Dinamo ha scaldato la mano dai 6,75 e mette in atto un 'bombardamento' che ribalta l'inerzia e permette ai sardi di entrare nei spogliatoi avanti di due punti: 35-37 al 20' per il Banco di Sardegna grazie ai numeri di Sosa e Sanders.

 

Le prime schermaglie al rientro sul parquet confermano l'equilibrio sostanziale che c'è tra le due compagini ma l'impressione è quella che Sassari non sembra essere in grado di frenare l'ingombrante presenza di D'Or Fisher sotto le plance (43-43) e ha un Dyson in difficoltà. L'Unics fiuta l'imbarazzo sardo e con una giocata da tre punti dell'ex reggiano White e i canestri di Langford prova nuovamente l'allungo (57-48), solo le triple di Sosa e del più ispirato di tutti i giocatori della Dinamo - Rakim Sanders - impediscono che al 30' siano già partiti i titoli di coda: al 30' è 66-54 per il Kazan grazie al buzzer beater di Sanikidze. Logan scuote i suoi con l'ennesimo centro dai 6,75 sassarese (66-57) ma la compagine russa ha troppi giocatori smaliziati a questi livelli per farsi mettere in difficoltà dalla buona volontà dei ragazzi di Sacchetti: Zisis detta i ritmi con la consueta saggezza e si prende anche il lusso di mettere a referto qualche punto in proprio (71-59). Sassari non ha la forza di reagire, gli esterni non hanno più gli spazi invitanti per bersagliare da lontano e in area non c'è competizione e quando Zisis insacca dai 6,75 è un +20 (79-59) che, a poco più di 4' dalla sirena finale, non lascia spazio a nessun volo di fantasia; il garbage time scorre rapido e al 40' il tabellone recita un impietoso 85-62 che non lascia adito a nessuna recriminazione: troppo superiore l'Unics all'attuale Banco di Sardegna.

 

TABELLINO

UNICS KAZAN – BANCO DI SARDEGNA SASSARI 85-62

KAZAN: White 11, Langford 10, Zisis 13, Bykov 4, Likhodev, Panin 3, Sanikidze 9, Gubanov, Sokolov ne, Kaimakoglu 11 (8 assist), Fisher 14 (9 rimbalzi), Jerrells 10.

SASSARI: Logan 10, Sosa 13 (5 assist), Sanders 18, Devecchi ne, Lawal 4, Chessa ne, Dyson 9, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 8 (9 rimbalzi), Todic.