Serie A - Power Rankings, dalla nona all'ultima posizione

28.09.2016 20:11 di  Alessandro Palermo   vedi letture
Serie A - Power Rankings, dalla nona all'ultima posizione

La nuova stagione di Serie A è ormai alle porte, l’anno accademico 2016-’17 partirà ufficialmente il 2 ottobre con la prima partita di campionato. Ai nastri di partenza abbiamo voluto stilare una nostra griglia ipotetica, di seguito il "Power Rankings" dal 9° posto al 16°. Per leggere il Power Rankigs dalla 1 alla 8 (CLICCA QUI)

9 Pallacanestro Cantu'
Vera incognita del campionato, se c'è ne una. Autentica mina vagante del torneo. I brianzoli potrebbero finire fuori dai playoff, come arrivare nei primi posti. Anche se questo secondo scenario risulta essere molto difficile. Per molti addetti ai lavori Kurtinaitis può valere un posto assicurato nelle prime otto, ma la domanda è: "Sarà abbastanza?". Il solo lituano, basterà a portare questa squadra ai playoff? Sul valore dell'allenatore non si discute, tra i migliori della categoria in tutta Europa, ma sul roster ci sono troppi punti di domanda. Aver assemblato la squadra all'ultimo momento nel mese di agosto, potrebbe portare molte difficoltà, soprattutto nei primi due mesi di campionato. Il fatto è che due mesi, se si vuole puntare ai playoff, sono tanti. I giocatori di talento ci sono - su tutti JaJuan Johnson, Zabian Dowdell e Fran Pilepic - ma la squadra, a pochi giorni dal via, non è ancora minimamente coesa. E poi, la scelta di lasciare tantissimi minuti al 35enne Tremmell Darden non convince proprio. Più che soffermarsi sul minutaggio, Cantù oltre all'ex Real Madrid non ha una seconda ala piccola (pura) su cui contare.

10 New Basket Brindisi
Tante novità, forse troppe. Una vera rivoluzione a Brindisi. Chiuso il lungo capitolo Piero Bucchi, si apre una nuova era, quella di coach Meo Sacchetti. Dei tanti giocatori semi-sconosciuti presenti nel roster, c'è molto di Sacchetti, il quale ha passato diversi mesi a visionarli prima di indicarli alla società. Questo però pur qualcosa dovrà valere, no? Meo, scegliendo lui i suoi discepoli, potrebbe anche sorprendere, battendosi per l'ottava piazza. Nessuna squadra però ha azzardato quanto dell'Enel, il rischio di poter fare anche una brutta stagione c'è.

11 Juvecaserta
Società dal presente turbolento e dal futuro incerto, ma nonostante questo lo staff ha messo su una bella squadra che con ogni probabilità conquisterà la salvezza con largo anticipo. Merito della dirigenza che ha firmato un grande talento come Edgar Sosa in cabina di regia che sicuramente non farà rimpiangere il partente Peyton Siva, anzi! E' proprio nei playmaker dove la Juve è coperta meglio, grazie alla permanenza in bianconero di Daniele Cinciarini e di capitan Marco Giuri. Quest'ultimi, con l'aggiunta proprio di Sosa, faranno fare sogni tranquilli ai tifosi. I campani sono una squadra completa, omogenea e ben costruita in tutti i reparti. Come esterni si potrà contare su Josh Bostic e su Darryl Jackson, così come saranno affidabili anche i lunghi. Caserta potrà fare affidamento su un trio solido come Mitchell Watt (ex Alba Berlino), Olek Czyz e Nika Metreveli, i quali farebbero comodo a quasi tutte le squadre del campionato.

12 Vanoli Cremona
Sarà una stagione durissima per Cremona, quasi impossibile ripetersi dopo l'ottima annata precedente fatta di record e vittorie sorprendenti. Dopo le partenze pesantissime di Washington (Torino), McGee (Venezia), L.Vitali (Brescia) e Cusin (Avellino) sarà tutta un'altra stagione per la Vanoli. La dirigenza però ha lavorato tempestivamente, mettendo a disposizione a coach Pancotto - alla sua quarta stagione con i falchi - un roster accattivante, seppur decisamente inferiore rispetto a quello del 2015. La società, come di consueto, ha scelto di puntare ancora su un gruppo solido di italiani e questo potrebbe portare degli enormi benefici. In questo roster c'è tutto, dagli italiani già affermati (Mian, Biligha e Gaspardo) a quelli in rampa di lancio (Wojciechowski e Amato), desiderosi di esplodere definitivamente. Senza dimenticare ovviamene gli americani: Elston Turner è rimasto e potrebbe dominare la scena, in più sono arrivati Terrell Halloway e Gabe York, dei quali se ne parla un gran bene.

13 Pistoia Basket
La The Flexx potrebbe faticare più del previsto quest'anno, giocandosi la permanenza in A fino alle ultime giornate. Dopo tanti miracoli, per i toscani si prospetta una stagione nella parte bassa della classifica. Soltanto il carisma di coach Esposito potrebbe portala a condurre un campionato più tranquillo, perchè per il resto la rosa ha qualche incognita di troppo. Soprattutto nel quintetto titolare, dove manca un giocatore di grande esperienza. Le chiavi del gioco, e probabilmente delle sorti di Pistoia, passeranno tutte dalle mani di Ronald Moore, pupillo dell'allenatore. La stagione dipenderà molto anche dall'apporto degli italiani: se Cornooh e Lombardi sapranno mantenere le (buone) premesse, allora sarà tutto più semplice e meno sofferente per i tifosi. Così come sotto canestro c'è ha bisogno del rookie Boothe, dal "nuovo Kirk" ci si aspetta molto.

14 Leonessa Brescia
Pareri discordanti: per molti potrebbe essere la mina vagante del campionato, carica del solito entusiasmo di una neo-promossa, per tanti altri però è anche la squadra che più di tutte rischia la retrocessione. Pensare di vederla intorno alla decima posizione, con speranze playoff, sembra abbastanza improbabile. Ma allo stesso tempo, nonostante un mercato insufficiente, non è (sulla carta) la peggior squadra del campionato. La Leonessa potrà contare ancora sul talento e sull'esperienza di David Moss, è proprio il rinnovo dell'ex Olimpia Milano il vero colpo di mercato della Germani. Aggiungendo anche i canestri di Marcus Landry e la leadership di Luca Vitali, Brescia non dovrebbe avere particolari grattacapi per salvarsi. Il problema è sotto canestro, dove il roster ha molte carenze. Jared Berggren, Alessandro Cittadini e Davide Bruttini formano probabilmente il reparto lunghi più debole della Serie A.

15 Capo d'Orlando
Lo ammetto, inizialmente vedevo l'Orlandina all'ultimo posto e non Pesaro. Non mi convincevano per niente le scommesse Bruno Fitipaldo e Drake Diener. Il primo perchè non ha mai giocato al di fuori del Sud America, il secondo invece per via di mille motivi extracampo ma non solo. In primis sicuramente il "Morbo di Chron", malattia che ha costretto il giocatore a saltare quasi tutta la scorsa stagione. In più aggiungeteci le 35 primavere e una condizione fisica poco incoraggiante. Poi, però, ho visto la squadra di coach Gennaro Di Carlo a Varese, lo scorso giovedì e mi ha fatto un'ottima impressione, rivalutando completamente il mio giudizio. E' vero, una partita (per di più amichevole) non può pesare molto ma ciò che ho visto mi è bastato. Ho ammirato un Janis Berzins (altra scommessa) prontissimo per il nostro campionato, il lettone ha davvero tanto talento e potrebbe essere l'arma in più per i siciliani. Ma soprattutto ho visto che Drake Diener ci sa ancora fare, eccome se ci sa fare! La mano calda è rimasta, così come la sua velocità di esecuzione. E, quanto a Fitipaldo, dico che l'Orlandina potrebbe vincere anche questa scommessa. Giocatore aggressivo e sicuro di sè, i paladini hanno pescato bene. Per una salvezza più tranquilla, però, ci sarebbe voluta una riserva migliore per Delas, piuttosto che il quarantenne Nicevic.

16 Victoria Libertas Pesaro
Come di consueto, la Vuelle è una delle favorite numero uno alla retrocessione. I tifosi si sono fatti andar bene questa brutta abitudine, soffrendo stagione dopo stagione. L'annata passerà tutta dal mix di giovani e veterani. Da una parte ci sono giocatori inesperti (Harrow e Thorton), altri più formati ma alla loro prima stagione in un campionato di livello (Fields e Jones). Molto passerà dalle mani di quest'ultimi due, emergenti ma molto promettenti. Dall'altra parte, invece, c'è l'infinita esperienza internazionale della coppia lituana Jasaitis-Zavackas, che potrebbe garantire la permanenza in Serie A. L'ancora di salvezza di Pesaro sarà coach Piero Bucchi, uno a cui non piace perdere.


POWER RANKING A CURA DI ALESSANDRO PALERMO,
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