Sacchetti esonerato a Sassari. Le parole di Sardara e la pista Calvani

La notizia che ha sconvolto un tranquillo sabato pomeriggio per tutti i sostenitori della Dinamo. Si chiude l'avventura del coach al «cubo» in Sardegna
21.11.2015 15:38 di Alessandro Luigi Maggi   vedi letture
Sacchetti esonerato a Sassari. Le parole di Sardara e la pista Calvani

Con una conferenza stampa convocata alla club-house di via Pietro Nenni, il presidente della Dinamo Sassari, Stefano Sardara, ha annunciato l'esonero di coach Meo Sacchetti. Un autentico colpo di scena, per la fine di un matrimonio di successo, che ha portato uno scudetto, due coppe Italia, e una Supercoppa italiana. Per la gara di lunedì contro Pesaro squadra in mano al team di assistenti, poi l'annuncio del nuovo coach, che secondo Spicchi d'Arancia potrebbe essere Marco Calvani.  Da valutare la risoluzione del contratto, visto che Sacchetti aveva in mano un accordo sino al 2018. 

Così riporta Spicchi d'Arancia:  «Al posto di Sacchetti dovrebbe arrivare Marco Calvani (SportLab Agency): sfumata l’ipotesi Luca Dalmonte (Meller/Lazarou), che avrebbe chiesto un accordo oltre al 30 giugno 2016, la scelta dovrebbe cadere sul coach romano, finalista alla guida di Roma nel 2012-13 e sulla panchina di Napoli in A2 nelle ultime due stagioni».

Ecco l'intervento del presidente Stefano Sardara sul sito ufficiale della società, dinamobasket.com.

“Ci sono dei momenti che non vorremmo che arrivassero mai ma in cui occorre necessariamente intervenire _ ha aperto il presidente biancoblu _ Oggi abbiamo concluso il ciclo della Dinamo con la guida tecnica di Meo Sacchetti. In questo contesto la società ha deciso che fosse giunto il momento di cambiare direzione. Dal punto di vista umano ci dispiace molto perché Meo ci ha dato tanto, non solo lo scudetto ma un percorso lungo e ricco di tanti risultati.  La società ora cerca di recuperare l’entusiasmo e la serenità necessarie per andare avanti. E’ un ragionamento su cui riflettevamo da tempo e già lo scorso giugno alla vigilia delle finali io stesso ne avevo fatto cenno, nella consapevolezza che il percorso fosse chiuso. Allora è sicuramente prevalso il sentire romantico rispetto a quello razionale nella convinzione che in qualche modo lo stato di fatto delle cose si potesse rianimare.

Separarsi da un allenatore è una scelta forte…

“Sotto l’aspetto tecnico l’allenatore non si discute. In realtà i cicli iniziano e finiscono, non è una questione di durata, ma tutto l’insieme, risultati raggiunti compresi, ha portato alla chiusura naturale del ciclo. Per noi era palpabile che ormai fosse così e razionalmente bisogna prendere atto che il cambiamento è necessario”.

Avete già deciso chi sarà il nuovo allenatore? 

"Abbiamo dei contatti e contiamo di chiudere nel giro di poco. Nel frattempo la squadra sarà affidata agli assistenti Citrini  e Maffezzoli."

E’ stata una sorpresa per Sacchetti?

“Non so se lo aspettasse. E’ stata una decisione difficile anche per noi ma con la consapevolezza che il percorso si è chiuso e credo che anche lui fosse pienamente cosciente di questo. Come sempre il confronto con lui è stato assolutamente disteso e sereno”.

Quanto ha influito l’allenatore nella costruzione della nuova squadra e quanto ha influito l’andamento della squadra in questa decisione?

“L’allenatore nella scelta della nuova squadra ha influito al cento per cento, i giocatori sono sempre stati selezionati da Meo e Pasquini, la società non ha mai messo parola in questo. Ma voglio che sia chiaro che la decisione di iniziare un nuovo percorso tecnico non è frutto di un ipotetico o presunto errore nella formazione della squadra, il problema è che l’equipaggio non è più in sintonia. C’è bisogno di aria nuova e nuovo entusiasmo. E’ necessaria una sterzata, e questa non può essere fatta cambiando uno o due giocatori. Poi vedremo cosa succederà, il problema è trovare la giusta chiave che ci possa dare la consapevolezza dei mezzi che abbiamo e di come lo possiamo fare al meglio. Il vero problema ora lo avrà il nuovo allenatore, che dovrà guidare una squadra che ha vinto tanto e dovrà capire come utilizzare al meglio il nostro potenziale”.

Qual è il primo cambiamento che si aspetta dal nuovo allenatore?

“Spero che riesca a riportare all’interno del nostro mondo quell’entusiasmo e della positività di cui abbiamo bisogno. In questo momento siamo incartati e diciamo, sebbene con dolore , che è ora di cambiare: siamo consapevoli che grazie a Meo abbiamo fatto qualcosa di eccezionale e che a lui dobbiamo tanto, ma al tempo stesso a chi arriverà dobbiamo dare sostegno, supporto ed entusiasmo”.