NBA - Playoff, Golden State (4-3) completa la rimonta e affonda Oklahoma City. Adesso i Cavaliers!

NBA - Playoff, Golden State (4-3) completa la rimonta e affonda Oklahoma City. Adesso i Cavaliers!

La lista dei record di Gloden State si allunga con l'impresa di stanotte: la resurrezione da un pesantissimo 3-1 nella serie di finale di Western Conference contro Oklahoma City. Due coppie di giocatori super si affrontavano, ed era chiaro che quella che avesse preso il sopravvento avrebbe portato la sua franchigia in vetta al basket del mondo. Gli Splash Brothers mettono insieme 57, i Warriors fanno piovere nel cesto dei Thunder 17 triple; Westbrook e Durant si fermano a 46, Rbertson e Kanter non sono un fattore positivo, e la serie completa il suo viaggio verso Oakland.

Primo tempo di marca Thunder, che arrivano anche a +13, sul 42-48; al rientro in campo cinque triple consecutive dei Warriors (Curry 3, Thompson, Iguodala) rimettono i padroni di casa avanti, che subito dopo scappano con un 12-0 firmato dalle seconde linee segnatamente Livingston. Nell'ultimo quarto la serie di tre triple la trovano i Thunder (Ibaka, Westbrook, Durant) che arrivano a -4 ma rimangono sempre due passi dietro Curry & C. che vedono avvicinarsi lo striscione d'arrivo. Lo show di Durant (sette a zero dell'All Star) vale il 90-86 con 1'40" alla sirena finale. Timeout, palla a Curry, fallo di Ibaka sul tentativo da tre, liberi realizzati. Durant che sbaglia ogni cosa e poi, con 26 secondi, la tripla di Steph Curry, la maglia tirata in su, l'urlo del trionfo verso il cielo.

Finisce la corsa dei Thunder, mai così vicino e mai così lontano dalle seconde Finals della loro storia, per 96-88 con 36 di Curry, 21 di Thompson, 11 di Green e almeno due punti a testa per tutti gli altri 8 Warriors entrati in campo a portare il proprio mattoncino; 27 di Durant, 19p+13as di Westbrook, 16 di Ibaka, 4p+12r di Robertson per i Thunder, con Donovan che manda in campo appena sei giocatori (+Kanter 9' e Foye 5 secondi). Due approcci completamente differenti a gara 7.

Non sfolla il popolo della Bay Area dalla Oracle Arena: c'è da celebrare la coppa per la vittoria della Western Conference. Solo il calendario con la data cerchiata di rosso, nella locker room, ricorda quello che era stato fissato come obiettivo all'inizo della stagione da Golden State: il giorno d'inizio delle Finals, la possibilità di giocare per la seconda volta consecutiva per il titolo NBA. Attendendo LeBron James e i Cavaliers per una rivincita che adesso però non sembra così scontata come un anno fa.