NBA - L'assassino torna sul luogo del delitto: Oracle Arena e Cavaliers

Steve Kerr "Una partita che ci darà indicazioni sul nostro livello attuale"
NBA - L'assassino torna sul luogo del delitto: Oracle Arena e Cavaliers

Da festa a festa, da Natale al Martin Luther King Day. Alle ore 17 della California o, se preferite le 20 a New York oppure alle 2 del mattino in Italia tornano a incontrarsi Golden State Warriors e Cleveland Cavaliers. Le due finaliste per il titolo 2015 e 2016 si rtirovano sul luogo del delitto, gara 7 delle finals dello scorso giugno. I protagonisti mal celano la nuova rivalità nata e consolidata sui due lati degli States e si temono. Ecco cosa si dice in Ohio.

"Sono ancora più pericolosi rispetto allo scorso anno", ha detto a Cleveland LeBron James. "Sembra difficile da dire, perché erano già forti la scorsa stagione, ma sono ancora meglio quest'anno". "I Warriors possono permettersi il lusso di avere un giocatore in grado di fare uno-contro-uno quando Stephen Curry ha fatto una brutta giocata, cosa che non accade spesso", analizza Tyronn Lue. "Così hanno sempre un giocatore che può fare la differenza. Nella passata stagione abbiamo fatto un buon lavoro per marcare Klay Thompson, Stephen Curry e i loro tiratori da 3 punti. Ora dobbiamo aggiungere loro Kevin Durant, uno che può segnare 40 punti. Hanno una dinamica differente."

Una considerazione arriva dal campo avversario, da coach Steve Kerr. Golden State ha avuto tre giorni di riposo per essere pronta per la rivincita. "Abbiamo prospettiva su questa partita", ha detto il coach dei Warriors domenica. "Ovviamente si tratta di una grande rivalità. Siamo in attesa della partita così come sono sicuro che siano loro. Vista in prospettiva, probabilmente non ha una grande importanza, ma per noi sarà un buon indicatore di livello contro una  squadra che ci ha battuto l'anno scorso in finale. Quindi, sì, significa qualcosa."

Lue ha aggiunto che i Cavaliers cercheranno di vincere facendo affidamento sui propri punti di forza, piuttosto che cercare di distruggere il gioco dei leader della Western Conference. E sarà una gara combattutissima: a Natale Irving la risolse con un colpo da maestro...