Golden State-Cleveland, il pagellone: Green è la kryptonite di LeBron

17.01.2017 13:11 di Alessandro Palermo   vedi letture
Golden State-Cleveland, il pagellone: Green è la kryptonite di LeBron

I Golden State Warriors vendicano la bruciante sconfitta di Natale, demolando i Cleveland Cavaliers. 126 a 91 il risultato finale, con LeBron e compagnia schiacciati dagli avversari per tutti i 48'. E' soprattutto la vittoria di Stephen Curry - al centro di molte critiche prima della partita - e di Draymond Green, il quale vince nettamente il duello personale con James. Quest'ultimo chiude anche con una tripla doppia, la 17esima della carriera. Di seguito le pagelle del match:

GOLDEN STATE WARRIORS
DURANT, voto 7.5
Quando nel primo tempo schiaccia dentro al ferro il +26 (72-46), la Oracle Arena trema. L'urlo della Baia è assordante, sono tutti ai piedi di "KD" e di Steph Curry, c'è voglia di vendetta. Gioca un primo tempo sontuoso, nonostante venga un po' oscurato dalle triple e dagli assist di Curry, e dalla ferocia di Green. All'intervallo accarezza già il ventello, chiude con 21 punti (9/16 al tiro), 6 rimbalzi e 5 assist in mezz'ora scarsa. La sua giocata migliore è la stoppata su LeBron James, il quale ci resta veramente male per la figuraccia rimediata. SILENZIOSO MA LETALE.

GREEN, voto 8
Il +42 di plus/minus contro i Cavs è da prendere ed incorniciare in cameretta, un bel ricordo ma non quanto la tripla doppia. Punti solo 11 ma i 13 rimbalzi e, soprattutto, gli 11 assist sono un bottino pesante. Cattivo al punto giusto, forse troppo vista la tranvata a LeBron, tuttavia il duello con James lo vince lui. Per una sera è lui il King, l'unico della Lega in grado di mettere in crisi quello con l'anello al dito ed il numero 23 sulle spalle. LA KRYPTONITE DI JAMES.

PACHULIA, voto 7
Non avesse tutta la Georgia (e non solo) a votarlo per andare all'All Star Game, ci penseremmo noi. Scherzi a parte, qualche voto lo merita davvero. Perfettamente nei meccanismi e fondamentale per fare il lavoro più sporco, quello che Klay Thompson e Steph Curry - per capirci - non potrebbero mai fare. Risultato? 13 rimbalzi catturati in 21'. Ad un certo punto caccia anche un urlo di gioia che esalta ai massimi i 20.000 della Oracle Arena. ZAZA PACHULIA #NBAVote.

K. THOMPSON, voto 7.5
Veste i panni del killer e ne spara 26, risultando il miglior marcatore del match. 5 bombe pesanti su 11 tentate, 8 su 17 dal campo. Non è un caso se, dopo Draymond Green, ha il plus/minus più alto (+41). BAAANG!

CURRY, voto 8 -
C'era qualcuno che con le critiche ci era andato giù piuttosto pesante. Troppe palle perse, pochi punti, tanti errori, meno leadership. Lui risponde con 14 punti, 10 assist e 0 palle perse nei primi due quarti, chiusi con il sigillo da tre sulla sirena che vale il +29 all'intervallo (78-49). Niente male. Alla fine con il ferro ci litiga lo stesso (7/20) ma i suoi 20 punti e 11 assist sono fondamentali nel dominio Warriors, è lui che dà la sterzata decisiva. Il meno è per quel tiro non più così preciso. LeBron-Curry 1 a 1, palla al centro. FANTASISTA.

IGUODALA, voto 7
Solita sostanza, solito contributo notevole dalla panchina: 14 punti (5/5 dal campo) in 25'. Questi fortissimi Warriors, se vogliono volare, hanno bisogno anche del carburante. KEROSENE.

LIVINGSTON, voto 7
Se Iguodala è il carburante, Shaun fa parte di uno dei due motori dell'aereo californiano. Senza i Warriors non potrebbero volare a certe quote, senza forse non volerebbero nemmeno. Perché ok i Big Four ma se dalla panchina non ti esce uno come Livingston, allora non vai da nessuna parte. In 15' sulla pista di atterraggio segna 13 punti (6/7 al tiro) di puro talento. Prende palla, si butta dentro e si ferma sulla linea dei tiri liberi per piazzare un tiro da due che raramente sbaglia. Un classico, il tiro alla Shaun Livingston. PROPULSORE TURBOJET.

Gli altri: McGee 6, Clark 5.5, West 6.5, Looney 6.5, McCaw s.v., McAdoo s.v.

CLEVELAND CAVALIERS
JAMES, voto 6
Gioca un brutto primo tempo, che lo condiziona mentalmente nella ripresa. Fuori Irving per due falli spesi troppo frettolosamente, coach Tyronn Lue gli affida il ruolo di playmaker. Con Irving fuori tanti minuti nel primo tempo e con le chiavi della regia, James veste ancora di più i panni del leader. Le responsabilità aumentano (come se già non fossero poche) e da lui tutti si aspettano qualcosa di straordinario. Quel qualcosa non arriva. Chiude con 20 punti (13 vengono dalla lunetta) e 8 rimbalzi ma in attacco fa una fatica enorme ad incidere. Litiga anche al tiro (6/18) e ha il plus/minus peggiore (-32), anche se - va detto - è quello che gioca più di tutti. Inizialmente eravamo più per il 5.5 ma resta comunque un'ala che è stata costretta a giocare (dignitosamente) tanti minuti da playmaker. Ha ragione lui comunque, serve un secondo playmaker, e subito. SERATA DA DIMENTICARE, IN FRETTA.

LOVE, voto 5
Pessimo primo tempo, come tutti i Cavs del resto, che non finisce nemmeno a causa di un infortunio (l'ennesimo della carriera). Per fortuna per Cleveland esce dal campo perché in difesa stava soffrendo davvero tanto. Tuttavia nel terzo quarto, quando gli ospiti si riportano sotto nel risultato, il suo contributo sarebbe servito come il pane. Alla fine, con tutti i difetti che può avere, uno come lui è sempre meglio averlo in campo che in panchina. SFORTUNATO.

T. THOMPSON, voto 6 -
Tra i suoi, è nettamente il migliore del primo tempo, oltre a risultare l'unico con un po' di grinta su entrambi i lati del campo. E' anche l'unico ad aver voglia di difendere. Poi, però, nella ripresa si perde via e non riesce ad incidere. Solo 6 punti e 5 rimbalzi. Bella la stoppata su Durant nel primo quarto. UNA FIAMMA... CHE DURA POCO.

SHUMPERT, voto 5/6

Al contrario del Thompson canadese, Iman è forse il peggiore del primo tempo. Sicuramente del primo quarto e di metà secondo quarto, dove dà la sensazione di essere quello più in confusione. Poi, magicamente, si sveglia ed è l'unico alleato di LeBron. Quando i padroni di casa provano a scappare sgancia la bomba del -10 (30-20) che permette ai suoi di restare ancora attaccati alla partita. Un'altra tripla ed un suo affondo a canestro, saranno ancora utili nel secondo tempo per restare aggrappati ma poi, se la squadra non lo segue... ALTALENANTE.

IRVING, voto 4.5
Commette due falli troppo presto, costringendo Lue a richiamarlo in panchina (noi avremmo osato al suo posto). Non è il Kyrie di Natale, come non è sicuramente il Kyrie di Gara7. Tutta un'altra cosa, che peccato. Se ci si diverte meno rispetto al 25 dicembre è anche per la sua assenza non giustificata. Male anche con le statistiche, 6 su 18 al tiro e 2 soli assist. FLOP INATTESO.

KORVER, voto 5
Appena entrato piazza subito una tripla che fa ben sperare, poi però chiude con 3 su 8 da oltre l'arco. Gioca tanti minuti (27'), troppi per uno che non è ancora entrato a far parte degli ingranaggi dei Cavs. Ma diamoli tempo, sarà un'arma importante per Cleveland. PAZIENZA.

FRYE, voto 4

Il peggiore, senza neanche pensarci sù. Non ne azzecca una, in 16' fa solo danni. Sotto la doccia con 0 punti e 0/3 dal campo. STECCA.

Gli altri: Jefferson 6, Liggins 5, McRae s.v., Felder s.v., Jones s.v.
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