FIBA World Cup, oggi la finale USA-Serbia alle ore 21, bronzo alla Francia dopo una sfida bellissima contro la Lituania

FIBA World Cup, oggi la finale USA-Serbia alle ore 21, bronzo alla Francia dopo una sfida bellissima contro la Lituania

~"Why not?" Irriverente fino in fondo come suo solito, Djordjevic traccia ai suoi ragazzi il leit-motiv della finale di oggi del FIBA World Cup di Spagna. "E' bello affrontare gli Usa in finale perché sono i migliori del mondo e solo giocando contro i migliori puoi diventarlo. Credo in questa squadra, ho ripetuto ogni giorno "voi siete bravi" perché è vero. Non mi piace parlare di avversari più forti di noi prima della partita, si gioca e se ci battono sono il primo andare da loro a stringergli la mano. Dopo". Così ci ricordavamo la grande Jugoslavia, così ci piace oggi il buon Sasha.


Un pò stucchevole, Kenneth Faried, che in questa manifestazione ha raggiunto la notorietà internazionale quando pizzica l'orgoglio spagnolo uscito a pezzi: "Sono stati arroganti, ci hanno mancato di rispetto dicendo che erano i migliori in area. E io pensavo: vedremo come va in finale". Che non pensi ai serbi rinunciatari come la Lituania del secondo tempo...


Il problema è che la Serbia ha cinque giocatori di livello super, gli USA dodici e altre tre squadre le ha lasciate a casa. Se Krzyzewski riuscirà a imporre un ritmo elevato ai suoi fin dall'inizio, aggressivo in difesa con tanto contropiede, si potrebbe assistere a un altro finale showtime sul +25. Un pezzo importante del puzzle della finale sarà il confronto Irving-Teodosic.


Milos, genio e sregolatezza, vede arrivata la sua consacrazione definitiva in questo torneo. Kyrie, ragazzo dall'etica del lavoro spaventosa, costretto suo malgrado a far precocemente il leader degli ex-derelitti Cavaliers, è più grande della sua età anagrafica: le rinunce e gli infortuni (vedi Kobe, che non sarebbe mancato nella sua caccia ai records) lo hanno amtutato a dispetto dei suoi 22 anni.


A proposito di record, vincere stasera sarebbe per Team USA la 63esima vittoria consecutiva in manifestazioni FIBA. Coach Krzyzewski porta al collo la medaglia d'oro di Turchia 2010 e le due Olimpiche del 2008 (Pechino) e 2012 (Londra), ma stavolta se la gioca con un gruppo dall'età media di 24 anni, dove buoni comprimari come Klay Thompson e star del futuro come Anthony Davis stanno facendo faville. Krstic e Kalinic, Markovic e Stimac (0' in semifinale): uscendo dalla panchina potrebbero essere loro a dare la marcia in più alla Serbia per giocarsela fino in fondo.


Ieri sera gli ultimi 22" di Lituania-Francia sono durati un'eternità. Una partita bellissima e molto combattuta decisa dalla freddezza di Heurtel e Batum ai tiri liberi. Uno spot per il basket mondiale, dove la qualità più importante delle due formazioni è stata di non aver mai sbracato dall'applicazione tattica per tutti i 40', con poche scelte affrettate e molto raziocino. Un segno che il gruppo e la preparazione tecnico-tattica di un incontro sono più importanti dell'estro del singolo, pur fuoriclasse.

Il sistema ha dato la vittoria ai francesi di Collet, che hanno felicemente surrogato la mancanza di alcuni giocatori, tra cui il fuoriclasse che li avrebbe potuti condurre in finale (ma la cui assenza ha fatto rivelare Heurtel finora relegato in terza fila). Alla Lituania è mancato Kalnietis e qualche dettaglio: perdendo di due punti dopo averne segnati 93 i dettagli fanno spaventosamente la differenza, ma il sistema di Kazlauskas funziona.