FIBA ASIA CHALLENGE giorno 5: risorgono le Filippine, tonfo della Cina

14.09.2016 00:37 di  Simone Sperduto   vedi letture
FIBA ASIA CHALLENGE giorno 5: risorgono le Filippine, tonfo della Cina

Le Filippine trovano la prima vittoria del torneo per 98-86 contro il Kazakistan, che grazie al terzo quarto vinto 23-29 è rientrato in partita (-4 all’inizio degli ultimi 10 minuti di gara). Le Filippine hanno ripreso in mano il match vincendo 28-20 l’ultima frazione. Sfida nella sfida tra i due capitani vinta dal filippino Belo (30 punti e 11 rimbalzi) più preciso dell’avversario Yevstigneyev (23 punti) con 5 minuti in meno sul parquet. Gli uomini di Reyes possono continuare a sperare di passare il turno solo se la Giordania perde contro Taipei.

Tonfo clamoroso della Cina che perde 64-70 contro l’India nonostante la differenza dal tiro da tre in favore dei cinesi (31.58% contro il 5.88%, 6 su 17 contro 1 su 7). L’India capisce subito che l’unico modo per vincere è attaccare il canestro e infatti Fang (capitano Cina) e compagni fanno una fatica incredibile a fermare le penetrazioni degli avversari che segnano 46 punti in questa maniera (solo 28 per la Cina). Il capitano Amritpal Singh (23 punti, 14 rimbalzi) coadiuvato dal solito Amjyot Singh (16 punti e 8 rimbalzi) e dal numero 9 Vishesh Bhriguvanshi (15 punti, 4 rimbalzi e 6 assist) sono impossibili da fermare per la Cina. L’unica nota positiva per i campioni d’Asia in carica è l’ennesima prova superlativa di Jinqiu Hu, autore di 19 punti e 9 rimbalzi.

Thailandia e Qatar (62-64) danno vita ad una gara molto equilibrata condita da tanti errori da entrambe le parti. Il primo quarto si chiude sul 16-28 per il Qatar che sembra poter controllare a mani basse. Nella seconda frazione la Thailandia trova il 24-7 che fissa il punteggio sul 40-35. La Thailandia è pessima nel terzo quarto e realizza soltanto 8 punti in virtù dei quattro canestri segnati su 17 tentativi permettendo agli avversari di scappare sul +3 (48-51). La Thailandia sbaglia diversi tiri liberi nell’ultimo quarto e riesce a recuperare solo uno dei tre punti di svantaggio. Mohamed Hassan A Mohamed (16 punti ) e Boney Harold Watson (12 punti e 7 assist) sono l’anima e il cuore del Qatar. Alla Thailandia non basta la giornata di grazia di Nattakarn Muangboon che con i suoi 18 punti e 5 rimbalzi ha mantenuto in vita la sua nazionale.

La Giordania non può fallire l’appuntamento con la storia e per passare il turno deve assolutamente vincere contro Taipei , che sta giocando un grandissimo torneo. La sfida termina con un incredibile 83-109 per la Giordania. Il sapore della gloria fa partire i giordani con una furia agonistica quasi incontenibile e all’intervallo Abbas (14 punti, 5 rimbalzi), Tucker (17 punti e 8 rimbalzi) e Hussein (11 punti e 7 rimbalzi) fanno letteralmente portano la nazionale giordana sul +11 (38-49). Il terzo quarto ricomincia da dove era finito il secondo: la Giordania crede nell’impresa e chiude con un comodo +17 con Tucker e Abbas che realizzano rispettivamente 10 e 12 punti dei 30 segnati dalla squadra in totale nei dieci minuti che precedono l’ultimo quarto. Taipei tira i remi in barca nell’ultimo quarto e la Giordania dilaga e chiude ocn un 21-30: Tucker finirà con 36 punti, 9 rimbalzi e 4 assist mentre il capitano Abbas con 31 punti, 12 rimbalzi e 3 assist. La Giordania aggancia la Cina in seconda posizione proprio dietro a Taipei e si qualifica per i quarti di finale.

La sfida più affascinante sulla carta è quella che vede il Giappone impegnato contro l’Iran che ha la meglio per 57-68. Il Giappone è praticamente costretto a rincorrere per tutta la partita e ha anche fortuna visto che l’Iran non è preciso come nei giorni precedenti soprattutto nel pitturato. È il capitano Hamed Hadadi l’MVP del match con 20 punti, 14 rimbalzi e 2 assist. L’Iran, campione in carica del torneo, non ha mai perso in questa edizione.

 

Lotta con il cuore l’Iraq che alla fine si arrende alla Corea del Sud 80-102. Sono i tiri liberi a condannare definitivamente l’Iraq (48% contro l’82.35%) che tiene comunque testa alla ben più quotata Corea che comunque respinge sempre gli attacchi avversari e non perde mai la leadership della partita. Junghyun Lee in forza al KGC (squadra della massima serie coreana) mette a referto 22 punti. Tra le fila della nazionale coreana hanno segnato tutti tranne Sirae Kim, il quale non è mai entrato in campo durante la rassegna.