Euroleague, gara4: EA7 termina il sogno, il Maccabi alle F4 (1-3)

Non basta un Langford da 28 punti, il Maccabi stringe nella morsa Milano negli ultimi 20' e vince partita e serie staccando il pass per le final four milanesi
23.04.2014 21:40 di Lorenzo Belli   vedi letture
Euroleague, gara4: EA7 termina il sogno, il Maccabi alle F4 (1-3)

L'EA7 si illude, gioca 20' pressoché perfetti poi paga a caro prezzo l'inesperienza a questi livelli e il clima bollente della Nokia Arena che vede il metro arbitrale variare repentinamente a favore dei giallo-blu; nulla di scandaloso per carità, il fattore campo serve a questo e l'unica recriminazione che può farsi Milano rimarrà quella legata ai disastrosi 90” finali di gara-1. Langford è autore di un match fantastico nei primi 20' dove quasi da solo riporta le “scarpette rosse” a sognare concretamente le final four casalinghe; poi, sia lui che i compagni, vengono imbrigliati in una difesa aggressiva, maschia e tollerata di buon grado dal trio arbitrale: è la fine. L'Olimpia smarrisce la lucidità, resta legata al match con volontà per tutto il terzo periodo ma nel quarto è una assoluta mattanza (32-10 il parziale) che vede la grande festa dei padroni di casa scatenarsi sulle tribune. A Milano il Maccabi Tel Aviv ci tornerà si, ma solo per giocarsi le final four, la gara-5 non occorre: la serie termina sul 3-1 per la compagine guidata magistralmente da David Blatt. L'EA7 rimane comunque protagonista di una campagna europea di altissimo livello che deve essere il punto di partenza per creare un importante riferimento per la pallacanestro nostrana; l'esperienza guadagnata in questi esaltanti mesi non deve essere assolutamente sprecata ma incanalata nella maniera corretta per ripresentarsi ad ottobre con i galloni di temibile outsider.

 

IL MATCH:

Sorprende Banchi quando manda sul parquet lo starting-five visto che in regia c'è Jerrells e non Hackett, non variano gli altri: Langford, Moss, Melli e Samuels; il Maccabi da parte sua conferma gli stessi cinque con cui aveva incominciato gara-3: Ohayon, Hickman, Smith, Pnini e Schortsanitis.

È proprio Jerrells a infilare il primo canestro della serata ma la squadra di Blatt è pronta a reagire e le prime battute dell'incontro denotano un certo equilibrio (8-8) che viene spezzato dalle conclusioni dai 6,75 di Hickman e Pnini che scaldano l'atmosfera alla Nokia Arena (8-14); Langford ha la mano bollente e ripaga della stessa moneta impattando a quota 16. Blu prosegue nel festival del tiro pesante, ma Langford è in trance: tripla a chiudere una transizione ed è 19-19; è di Lawal il canestro che regala il 21-19 con cui l'EA7 chiude avanti i primi 10' di gioco.

Tyus impatta dopo aver recuperato l'ennesimo rimbalzo offensivo, ma l'Olimpia è viva e lotta con le unghie e con i denti, chiude bene in difesa e trova punti pesanti da Moss e Samuels (27-24); Blu è una sentenza da oltre l'arco ma Langford è un rebus per la difesa giallo-blu e Milano resta avanti (32-29) quando si entra nei 4' finali del primo tempo. Moss e Hackett fanno vacillare le certezze del Maccabi (37-31), Ohayon indovina una coraggiosa penetrazione ma poi è una scarica di Jerrells -due triple in 20”- a dare un importante +10 (43-33) all'EA7; sono due liberi di Rice a mandare i titoli di coda (43-35) su una frazione che riaccende concreti sogni di gara-5 per i ragazzi di Banchi.

 

Il terzo parziale si apre nel segno di Schortsanitis e nel pubblico della Nokia Arena che cerca di condizionare, riuscendoci in parte, la direzione arbitrale che non evidenzia qualche contatto “sospetto” su Samuels mentre il Maccabi rimonta deciso (43-41); Pnini insacca la tripla del break di 11-0 che ribalta il risultato (43-44), nell'EA7 c'è un Langford indemoniato (48-46) ma clamorosamente impreciso dalla lunetta (1/5) come tutta Milano d'altronde (3/11). La partita prosegue nel più totale equilibrio (53-52) con Langford e Hickman a trascinare le rispettive compagini, al 30' è ancora minimo il vantaggio dell'Olimpia, 56-54, ma la sensazione è che l'inerzia del match abbia cambiato padrone.

Sin dalle prime battute del parziale conclusivo il Maccabi sale di tono con Tyus e Smith che danno la spinta giusta (58-61); la difesa dei padroni di casa è molto maschia ed permissivamente concessa dagli arbitri, tutto questo mette in crisi la circolazione del pallone da parte milanese. Hickman e Tyus infieriscono (58-65) obbligando Banchi al time-out; ma oramai il sogno delle final four sembra sfuggito: l'EA7 non ha la lucidità nella bolgia infernale della Nokia Arena e Rice piazza il +10 (59-69) che odora di “punto, set, match” per gli israeliani. Milano cede mentalmente e Smith assieme a Blu fanno incominciare la festa con qualche minuto di anticipo sulla sirena (79-65). Nel tripudio generale il cronometro scorre veloce scandendo gli ultimi istanti europei di una Olimpia comunque tornata nel novero delle grandi dopo tanti anni, è comunque un buon punto di partenza anche se l'amarezza per l'86-66 finale non si potrà di certo cancellare con un “è stato bello così”.

 

IL TABELLINO

MACCABI TEL AVIV – EA7 MILANO 86-66

TEL AVIV: Rice 6 (6 assist), Smith 13, Hickman 16, Ingles, Tyus 16 (9 rimbalzi), Pnini 6, Zizic ne, Ohayon 7, Blu 11, Landesberg ne, Schortsanitis 11, Harari ne. Coach: Blatt

MILANO: Cerella, Melli, Hackett 10 (6 rimbalzi e 4 assist), Kangur 2, Langford 28, Samuels 6, Touré ne, Wallace, Lawal 4, Moss 8, Jerrells 8. Coach: Banchi