Steve Nash annuncia il ritiro - c'è vita oltre il basketball

22.03.2015 00:00 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
Steve Nash annuncia il ritiro - c'è vita oltre il basketball

Ho molto amato i Phoenix Suns di D'Antoni, Nash e Stoudemire. Forse anche di più di quelli belli, ma sfortunati, di Charles Barkley, Kevin Johnson e Tom Chambers, che vinsero la regular season prima si essere piegati dai Bulls di Jordan in gara 6 delle Finals nel 1993. Un gioco nuovo ha caratterizzato la storia dei Suns tra il 2004 e il 2012 cambiando anche le prospettive della Lega, un gioco fatto di potenza nella velocità, tecnica chirurgica della lettura sul campo e della fantasia al potere. Non importa se per qualche dettaglio del destino non sono arrivati a giocarsi il titolo NBA, ricordo solo come fosse un piacere vederli giocare in qualsiasi arena, almeno fino a quando Shawn Marion incrinò il giocattolo di Mike D'Antoni con le sue pretese di maggiore considerazione che lo portarono poi via dall'Arizona.

E poi c'era questo eretico playmaker canadese, con la passione per il calcio che passerà agli annali un pò stucchevoli per come il pallone cannibalizza tutto quello che gli passa vicino. Che a vederlo in fotografia così "normale" ci sembrava possibile poter diventare come lui, dato che non partiva con tutti quei vantaggi fisici che si solito si riconoscevano ai giocatori di colore. Ovvio se pensiamo che la mente non ha colore. Ha ambiente, studio, inclinazione, interazione. E in palestra, allenandoci per l'ennesimo torneo UISP, mimare con la palla il movimento "che ha fatto l'altra sera Nash" come un qualsiasi Iverson dalla gioventù turbolenta che tanto faceva MITO.

"I'm retiring" ha scritto oggi Steve Nash dopo due anni difficili passati dietro una schiena che ha detto basta! alle sollecitazioni di un basket sempre più fisico. L'ha scritto lui stesso in prima persona - il link per chi volesse condividere un articolo struggente è http://www.theplayerstribune.com/steve-nash-retirement/ - ricostruendo una vita passata a inseguire un sogno. "Ho guardato il mio eroe, Isiah Thomas, e ho pensato tra me e me, "OK, io sono niente rispetto al giocatore che è lui, ma se miglioro ogni giorno per 5 o 10 anni, perché non posso diventare bravo come lui?"

Non ha vinto l'anello, Steve Nash, ma per due volte di fila (2005,2006) è stato nominato il miglior giocatore della NBA e ciò è più che sufficiente per farlo passare alla storia dei record. Ma non vede questo, Steve Nash, piuttosto quello che ancora oggi ci piace chiamare il "love of the game". Nel momento dei ritiro passa in rassegna alcuni degli uomini che lo hanno aiutato a diventare quello che è stato, Don Nelson, Mike D'Antoni, Danny Ainge, Dirk Nowitzki, Michael Finley. E poi tanti altri, Amar'e Stoudemire, la famiglia, i Suns, perfino i Lakers. "When I think of my career, I can’t help but think of the kid with his ball, falling in love. That’s still what I identify with and did so throughout my entire story: Quando penso alla mia carriera, non posso fare a meno di pensare al bambino con la sua palla, innamorato della sua palla. Che è ancora quello in cui mi identifico e che ho fatto durante tutta la mia storia". Grazie Steve.

Fantasy, Stve Nash Stats. By The Numbers...

10,335 career assists (third all-time) behind John Stockton (15,806) & Jason Kidd (12,091).

NBA record 4 seasons (2005-06, 2007-08, 2008-09 & 2009-10) with 50% FG, 40% 3FG, 90% FT.