Olimpiadi - La sopresa che viene da lontano dell'Australia in semifinale a Rio

Olimpiadi - La sopresa che viene da lontano dell'Australia in semifinale a Rio

Sappiamo tutti, specialmente dopo aver visto la splendida quanto inattesa prestazione contro Team USA, che la vera sorpresa del torneo olimpico di basket è l'Australia. Non solo: con un Andrew Bogut ancora a mezzo servizio per il ginocchio infortunato durante le scorse finali Nba, e senza Ben Simmons, pick #1 assoluto per Philadelphia all'ultimo draft NBA, la squadra numero 11 del ranking mondiale (l’Australia) ha battuto la numero 6 (Serbia, che ritrova in semifinale stasera), la numero 5 (Francia), la numero 3 (Lituania, battuta nei quarti di 26 punti)!

Il segreto di questa crescita esponenziale esiste? Panorama cita un'inchiesta del Guardian in cui due giornalisti, Kieran Pender ed Elliot Williams, sono andati due mesi fa "a vedere con i loro occhi dove nascono anzi, dove vengono ‘costruiti’ i talenti australiani per provare a dare una spiegazione al boom del basket nel continente. La risposta l'hanno trovata in un campus di Canberra che oggi si chiama "Basketball Australian Centre of Excellence". Una vera e propria 'fabbrica' di atleti professionisti che affonda le sue origini addirittura nel luglio 1976, quando dopo le Olimpiadi di Melbourne il paese intero puntava il dito contro la spedizione australiana, tornata dal Canada senza ori e finita al 32esimo posto nel medagliere, dietro anche agli odiati cugini neozelandesi."

Dal 1981 12 ragazze e 12 ragazzi - all'inizio diciottenni, oggi dai quindici anni in su - sono stati scelti ogni anno per entrare a far parte della squadra di basket e seguire una specifico programma di allenamento in grado di formarli e prepararli ad affrontare una carriera da professionisti. Di qui è passato Luc Longley, che ha vinto titoli NBA nei Bulls di Michael Jordan, nel 1986. E tranne Simmons, che ha trascorso a Canberra solo 3 mesi prima di rispondere alla chiamata di Louisiana State, sono passati Matthew Dellavedova, Patti Mills, Andrew Bogut.