NBA - Dall'ospedale alla semifinale di Conference: Nikola Mirotic

NBA - Dall'ospedale alla semifinale di Conference: Nikola Mirotic

Campionato 2017-18: una stagione che Nikola Mirotic non dimenticherà mai, un racconto che negli anni a venire sentiremo fare molto spesso. Partenza con una franchigia, i Bulls, che non ingrana e si autoretrocede; scontro con il compagno di squadra Bobby Portis che gli costa un ricovero in ospedale con la mandibola fratturata. Un ritorno in campo difficile, una professionale convivenza con un compagno di squadra con cui non ci può essere relazione, l'occasione di passare a New Orleans in ambasce per aver perso un leader, Demarcus Cousins e probabilmente il treno per i playoff. E Nikola rivitalizza il gioco dei Pelicans, fondendosi mirabilmente con un Anthony Davis tornato al posto numero cinque, un Jrue Holiday nella migliore stagione in carriera, un Rajon Rondo formato playoff già in stagione regolare che assomiglia a quello dei Celtics 2008.

"Io e la mia famiglia adoriamo Chicago. Siamo stati grati per tutto ciò che i Bulls ci hanno dato. Amavamo la città, avevamo i nostri amici. Ci siamo sentiti molto bene" spiega Mirotic al Chicago Tribune. "Ma sentivo che era un buon momento per me partire dopo quello che era successo con Portis e perché la squadra stava andando in una direzione diversa. Sentivo che il club non voleva lottare per i playoff per almeno due anni. E avrei voluto essere in una squadra con più veterani e in lotta per il titolo."

Mirotic considera quindi la trade con i Pelicans doppiamente vincente: per i Bulls, che grazie alla scelta che arriverà con la sua cessione potranno avere una stella da far crescere nei prossimi anni; per se stesso ed essere arrivato in una squadra che lotta per il titolo (e come lotta dopo il 4-0 rifilato a Portland!). 

18,3 punti, 9,5 rimbalzi nel primo turno playoff. Una intesa con Davis stupefacente, una intesa con Rondo già sperimentata a Chicago l'anno scorso: "Sono molto fiducioso nei miei mezzi in questo momento. Abbiamo una eccellente coesione. Mi trovo molto bene nel tipo di gioco che pratichiamo con Rondo, nel correre, nel trovarsi, nella transizione. Tutti, Jrue Holiday per esempio, rendono il mio gioco più facile. Ormai contro di noi prestano molta attenzione".