La "ricetta" di Gianmaria Vacirca per rilanciare il basket

Gianmaria Vacirca
Gianmaria Vacirca

Gianmaria Vacirca, attuale consulente della Pallacanestro Varese ed esperto di marketing e pubblicità, intervistato dal quotidiano La Prealpina propone alcuni spunti ed alcune riflessioni interessanti che potrebbero rilanciare il basket in Italia.

Queste le parole dell'ex g.m di Castelletto Ticino, Capo d'Orlando e Montegranaro:

«Il punto di partenza è legato all'impiantistica, che in Italia purtroppo è vetusta. Ma attorno all'evento della partita ci sono tante situazioni accessorie da sfruttare: gli introiti per il "Game Day" non devono arrivare soltanto dalla biglietteria, ma anche dalla ristorazione e dalla vendita del merchandising. Non è un concetto americano, ormai tutti gli impianti sportivi di nuova generazione nascono su questo tipo di concetti».

Sponsor e caro biglietti «In Germania, dove i redditi sono del 30 per cento superiori ai nostri, il taglio minimo del biglietto costa il 50 per cento il meno: la nostra offerta non è appetibile, serve un prezzo d'aggancio inferiore per portare gente ai palazzetti. Per la raccolta sponsor serve riparametrare le richieste: uno spot Tv costa molto meno di qualche anno fa, e la fame di risorse a tutti i livelli fa sì che molti sponsor una volta attratti dal basket oggi scelgano il calcio anche con club di seconda fascia che però hanno visibilità molto superiore».

Passaggi televisivi  «E una questione di scelte: la Lega Basket pochi mesi fa ha preferito la proposta della Rai a quella di Sky, ma dal mio punto di vista da un potenziale di 3 passaggi alla settimana siamo scesi soltanto ad uno, con introiti che non coprono neppure i costi del secondo allenatore. E le dirette sulle Tv locali, per la tecnologia scelta, non funzionano. Per invertire il trend negativo il basket deve investire sulle idee e puntare sulla creatività, andando in cerca di persone giovani e capaci, non legate ai club, capaci di rendere accattivante il prodotto. Servono personaggi, iniziative e lprogetti che sappiano attirare l'attenzione all'esterno della sua nicchia».