Inizia il campionato: Milano strafavorita!

Il look del campionato
Fonte: Margherita Fabbricatore
Inizia il campionato: Milano strafavorita!

Alla presentazione del Campionato nella prestigiosa Sala Buzzati  gli addetti ai lavori hanno pronosticato la vittoria dell’Armani: assegnamo subito lo scudetto e gli altri giocano per il secondo posto? 

Lega unita e compatta? Non mi sembra, dato che mancavano i presidenti di club importanti come Bologna e Roma. Forse sarebbe il caso di fare una riflessione per analizzare i motivi del dissenso.
 
Finalmente ho visto ragazzi giovani come Fontecchio, Ruzzier, Abass in prima pagina e a loro agio davanti a una platea così impegnativa. Bravi e in bocca al lupo per una stagione favolosa!

Grande capitan Vanuzzo per la sua “catalanata”: “Per batterci si dovrà fare un punto in più”.  Soragna signore d’altri tempi che sa scherzare sulla sua ”veneranda” età sportiva.   Mordente sempre glamour ma gli consiglierei una spuntatina ai capelli .

La maglia più bella della nuova stagione? Quella  amaranto di Venezia (per combinazione il  bordeaux è il colore dell’autunno-inverno).  Segue Milano, le altre staccate di molte lunghezze.

Abbronzatura:  primo sicuramente Stefano Michelini, sempre perfetto nel look, secondo Bruno Arrigoni ma per entrambi un richiamo: occhio alla linea!

Personaggio, allenatore, anchorman  … Mr. Dan Peterson,  che con la sua frase d’introduzione: “Amici sportivi e non sportivi” è puro mito. Troppo forte! Personaggio positivo per il movimento. Per me, numero 1. 

Allenatori presenti tutti compatti nel low profile di contender a Milano, ma siamo sicuri che Sacchetti sia contento di arrivare secondo? L’Umana Venezia di Carlo Recalcati sicuramente sarà una valida pretendente alle posizioni di vertice. Cantù: passano gli anni, i giocatori, le proprietà, gli allenatori ma ha fatto un ottimo precampionato. L’ambiziosa Reggio Emilia? A noi giovani piace il nuovo e poi Reggio ha un roster di primo livello.

Classifica look giornalisti: fuori gara Werther Pedrazzi con la sua giacca coloratissima, piazza d’onore per Oscar Eleni con il suo abbigliamento da gentiluomo di campagna. 

Ho visto giovani allenatori, giovani giocatori, giovani presidenti, giovani dirigenti di club e questa mi sembra la strada giusta per lanciare o rilanciare uno sport che, dati lega, è finalmente riuscito ad avere gli stessi spettatori di circa una ventina d’anni fa. Il basket ha bisogno di essere uno spettacolo, non imitiamo il calcio con le sue sterili polemiche. Innovazione deve essere lo slogan, seguito però dai fatti per rendere appetibile la pallacanestro come prodotto. Cari addetti ai lavori vi siete mai chiesti se la qualità del vostro prodotto soddisfa gli spettatori? Noi ragazzi non vogliamo quote di italiani o meno, noi chiediamo spettacolo, show chiamatelo come volete:  entriamo  in uno stadio per assistere a una bella partita. Ricordate che la nostra è una generazione globale, senza distinzione di frontiere,  lingue e tanto meno di colore di pelle, non continuate a rinchiudervi nel “vostro villaggio”. I Global Games  dell’NBA forse dovrebbero essere un esempio da seguire. 

XOXO Margherita