Corsa scudetto: Venezia c'è, basta non smettere mai di credere e provare

11.02.2015 20:25 di Umberto De Santis Twitter:    vedi letture
Corsa scudetto: Venezia c'è, basta non smettere mai di credere e provare

Gli ultimi tre minuti di Venezia - Milano hanno lasciato in Laguna un pò di agrodolce in bocca, constatando che al momento attuale il gap non è ancora colmato. Ma è vero che l'Olimpia non è stellarmente lontana. Al momento che conta mancano ancora tante partite, e chissà se dopo i miglioramenti delle condizioni di Goss arriveranno tante piccole cose in più in ogni angolo del campo. E qualche contatto dubbio considerato a favore e non contro, come quello chiamato a Viggiano su Brooks col risultato ancora sul 72-77.

Ortner ha meravgliato ancora una volta per solidità ed esperienza nell'affrontare con successo Samardo Samuels, centro dalla fisicità spaventosa per questa serie A. I primi otto punti della Reyer portano la sua firma. Le cattive condizioni di Peric hanno bilanciato, si dice, l'assenza di Alessandro Gentile.

Tiri liberi, altra nota dolente. Non si è perso a causa di questi, certo segnarli aiuta. Nel punteggio ma anche nell'atteggiamento mentale verso la partita, per togliersi dalla testa l'ineluttabilità della vittoria del più forte, la mentalità che nelle stesse condizioni di partenza - anche se secondo noi la Milano dello scorso anno era più forte dell'attuale - portò Siena a una palla, svirgolata dal ferro, dalla vittoria dello scudetto.

Quando Goss è in panchina, Venezia fa molta fatica a costruire il gioco. Stone è più finalizzatore che qualcuno da far assomigliare a un playmaker. Per gli americani è una shooting guard. Ma ha il talento per uscire dalla gabbia della specializzazione da NBA. Undrafted, se si vuole costruire una carriera europea importante deve solo continuare a seguire gli insegnamenti di Recalcati.

Dalla coralità del gioco anche Dulkys e Jackson ne trarranno benefici. E' presto per giudicare il complesso che Recalcati sta plasmando giorno dopo giorno, resta il fatto che anche gli altri organici "importanti" ovvero squadre da titolo come Reggio Emilia e Sassari stanno lavorando sulla stessa strada. La Coppa Italia è uno strano rodeo che in tre giorni esalta uno e mortifica la condizione e i problemi degli altri. Appagò Sassari e rese consapevole Siena. Ma la corsa al tricolore è ancora lunghissima, chi vuol far credere che lo scudetto è già assegnato, pecca certo di maldestro semplicismo.