NBA - Perché Portland non smantellerà la squadra in estate

NBA - Perché Portland non smantellerà la squadra in estate

Lo schiaffo in faccia dello sweep dei Pelicans non è passato inosservato a Portland, ma il general manager Neil Olshey non prenderà decisioni epocali a caldo, né smantellerà la squadra in estate. Questa la sintesi dell'intervista concessa ad Oregon Live Sports. Portland ha fatto affidamento sul gioco pick-and-roll di Damian Lillard per tutta la stagione che non ha avuto successo quando New Orleans ha deciso di mantenere il lungo addosso al play, che non ha più trovato gli scarichi. I Blazers avrebbero bisogno di un giocatore come Draymond Green, capace di utilizzare gli spazi che si creano quando gli avversari raddoppiano il portatore di palla. In questo roster non c'era e l'estate sarà utile per portare correttivi.

Olshey ha difeso anche il lavoro di Terry Stotts, ricordando che l'anno scorso Portland aveva la 21a difesa e ha terminato questa stagione all'ottavo posto in questa categoria. Perciò il problema è capire come Portland possa migliorare il suo roster. Bloccato finanziariamente dalle firme fatte nel cuore di una frenetica estate 2016 ($ 106 milioni in quattro anni per CJ McCollum, $ 70 milioni in quattro anni per Evan Turner, $ 41 milioni in quattro anni per Meyers Leonard, $ 40 milioni in quattro anni per Moe Harkless), il club non ha quasi margini di manovra.

Ancora una volta, Neil Olshey risponde che il franchising saprà rispondere alla sfida: "Le persone si concentrano sulle restrizioni finanziarie. Invece si tratta di draft, trades, sviluppo dei giocatori, free agency. Se guardiamo a questa stagione le squadre che hanno gito sulle trades o sullo sviluppo dei giocatori hanno ottenuto risultati migliori di chi ha puntato sui free agent. I nostri ragazzi continueranno a migliorare, avremo la nostra scelta al draft, sapremo operare sul mercato degli scambi. Abbiamo trovato giocatori di valore e continueremo a farlo. "