NBA - Il sistema di Doc Rivers può regalare playoff importanti ai Clippers

NBA - Il sistema di Doc Rivers può regalare playoff importanti ai Clippers

Fondata per diverse stagioni sull'asse Paul-Griffin - e sono famose le lamentele di Doc Rivers sull'eccesso di ball handing del playmaker - in estate era arrivata una inversione di tendenza con la rinuncia a Chris Paul e in inverno è stata completata con la trade che ha spedito Blake Griffin a Detroit.

Forte, nei commenti di addetti ai lavori e fans, la sensazione di totale ricostruzione cui sarebbe anadta incontro la franchigia, avendo anche rinunciato al sesto uomo Jamal Crawford. E invece, con un bilancio di sette vittorie e tre sconfitte nelle ultime dieci, la formazione losangelina (31-27) occupa la nona posizione nella Western Conference, ma con soltanto una sconfitta in più di Minnesota (37-26) e ben cinque partite in meno. Quindi in piena corsa.

Come è possibile? Qui i meriti sono del sistema di Doc Rivers e della facilità con cui ha inserito i nuovi arrivi, passando dai solisti Paul-Griffin a una armonia di gruppo che coinvolge prima gli arrivi estivi come Danilo Gallinari (15.2 pts di media) e Lou Williams (23,3),poi quello di febbraio Tobias Harris (19,4), rivitalizzando il contributo dei vecchi Austin Rivers (15,9) e DeAndre Jordan (11,8) per un totale di nove giocatori da almeno nove punti a partita a testa. Ovvero il settimo migliore attacco della NBA.