NBA - I Warriors non hanno concesso la player option a Steph Curry

NBA - I Warriors non hanno concesso la player option a Steph Curry

Quando ebbe un contratto di 44 milioni di dollari in quattro anni, si disse che quello di Steph Curry con i Warriors fosse uno dei migliori contratti mai visti in giro. Poi, dopo che ne ha avuto uno da 201 milioni in cinque anni, sono finite anche le parole. Ma non è tutto: nei retroscena dell'ultimo contratto si è venuti a sapere che il playmaker dei Warriors avrebbe voluto, come LeBron James ai Cavaliers, una player option sull'ultimo anno e una clausola di intransferibiltà che gli avrebbe permesso di rifiutare qualsiasi scambio. Ma il proprietario Joe Lacob, che già in partenza non voleva concedergli nemmeno il massimo previsto dal contratto, ha puntato i piedi e non ha voluto sulla testa queste spade di Damocle. Contratto fino al 2022 si, ma con la possibilità di cambiare direzione se dovesse nascere un urgenza in tal senso, mentre i Cavaliers sono ogni anno alla mercé di James, che può testare il emrcato ogni estate a suo piacimento.