NBA - Houston c'è: è possibile sconfiggere Golden State

NBA - Houston c'è: è possibile sconfiggere Golden State

L'idea, dietro l'arrivo di Chris Paul a Houston, era di provare a realizzare una squadra capace di sconfiggere Golden State. Ieri sera ci sono riusciti mantenendo un piccolo record: quando Paul, Harden e Capela sono insieme non hanno ancora perso una partita collezionando 17 vittorie. Per fermare i Warriors, che dal 22 novembre non perdevano un match fuori casa, hanno dovuto dar fondo a tutto: costringere i Campioni a 19 palle perse, dominare a rimbalzo, limitare l'efficienza degli Splash Brothers al tiro (9/31). 

I Rockets partono di corsa, prendono subito un vantaggio in doppia cifra e, tra alti e bassi, lo conservano all'intervallo lungo, 64-47. Kerr pesca in panchina Young e, sfruttando qualche passaggio a vuoto dei padroni di casa, si arriva al 92-91 che sembra prologo al sorpasso. Che Draymond Green materializza all'inizio dell'ultimo quarto 96-99. Houston barcolla ma il break 9-2 ispirato da Paul gli restituisce un possesso pieno di vantaggio quando mancano 3' alla sirena, poi Harden infila il canestro della staffa.

Finisce 116-108. Boxscore: 33p+11r+7as Paul, 22 Harden, 18 Capela, 14 Mbah a Mouthe, 12 Tucker, 5p+12r Anderson per Houston (32-12), che con 2 vittorie in 3 partite contro i Warriors in stagione si prende il vantaggio in caso di tiebreak; 26 Durant, 21 Green, 19 Curry, 16 Young per Golden State (37-10)