NBA - Dentro la crisi: Detroit Pistons quasi fuori dai playoff

NBA - Dentro la crisi: Detroit Pistons quasi fuori dai playoff

Con 115 milioni di dollari di massa salariale, i Pistons sono la terza franchigia della NBA dopo Cleveland (128) e Portland (119) in questa particolare graduatoria. Nonostante tutto il quattrino a disposizione, la sconfitta di ieri sera a Orlando per 115-87, contro una squadra modesta ed in più esaltando un Elfrid Payton da tripla doppia, relega Detroit al decimo posto nella Eastern Conference a pari merito con Chicago (34-39) tutte e due fuori dalla post season in questo momento, quando mancano 9 partite alla fine della regular season.

Van Gundy dimostra tutta la sua involuzione tecnica relegando ancora una volta Reggie Jackson a partire dalla panchina e recuperando inutilmente nello starting five Ish Smith come a inizio stagione. Ma c'è poco equilibrio, non si realizza da tre punti (2/22 ieri in Florida), Drummond poco coinvolto in attacco (appena otto tiri). Marjanovic c'è, ma solo per le statistiche, bene Harris e Leuer. E' vero che da qualche giorno il presidente/allenatore ha chiamato pubblicamente su di sè ogni responsabilità - l'ultima ai microfoni di Detroit Free Press - ma non si vede via d'uscita con 3 vittorie nelle ultime 10 e la figuraccia in Florida. Al Palace di Auburn Hill è in programma la sfida-verità contro gli Heat, che occupano l'ottava poltrona e sono i più seri candidati alla post season con il loro record da gennaio a oggi. Martedì prossimo sarebbe decisivo, ma è possibile che i Pistons ci arrivino già fuori dalla mischia. Hanno perso contro Orlando e se lunedì sera dovessero fare altrettanto al Madison Square Garden contro i Knicks, la forbice potrebbe risultare allargata al punto di non ritorno.