NBA - Celtics guardano con fiducia all'attacco in gara 5 con i Cavaliers
Brad Stevens l'ha spiegato bene: la colpa della sconfitta in gara 4 a Cleveland viene dall'attacco, e in particolare dai punti che sono mancati nel cosiddetto "paint" (verniciato). Schiacciate e layup, 15 errori. In una sconfitta per 111-102, averne segnati la metà avrebbe significato vincere la partita. Il coach dei Celtics spiega il perché attribuendolo ad un mix di fattori: l'energia dei Cavaliers nel contestare i tiri, un pizzico di sfortuna ("Jaylen [Brown ha mancato la schiacciata] in particolare, la realizza 9,999 volte su 10"), la frenesia che ha preso la squadra dopo essere andati sotto di 19 punti nel primo tempo.
È particolarmente facile cadere nella trappola di giocare di fretta, perché l'ambiente duro della Q-Arena può avere un impatto mentale così profondo sul giocatore. Fortunatamente, i Celtics non dovranno preoccuparsi di quello in Game 5, dal momento che giocheranno davanti al loro pubblico di casa al TD Garden, che ha contribuito a spingerli a un record di postseason per 9-0.
Ma non basta: per evitare di giocare in modo frettoloso, i Celtics dovranno fin dalla palla a due approcciare meglio di quanto non abbiano fatto durante gara 3 e 4 a Cleveland. Un inizio più forte del Game 5 rafforzerà la fiducia nelle menti dei giovani. E il gioco più attento dovrebbe tradursi in uno sforzo offensivo più efficiente, che a sua volta dovrebbe aiutare a dare loro la possibilità di impadronirsi del vantaggio nella serie 3-2.