Hackett non rimarrà a Siena
Federico Cappelli, responsabile di Msbtv, si chiede sulle colonne de La Nazione cronaca di Siena: "SARÀ SUFFICIENTE garantire una stagione di Euroleague, peraltro con sfide affascinanti come quella ai campioni d'Europa o al Galatasary di Ergin Ataman, per battere la concorrenza di chi vuole portare via Hackett da Siena?". Se se lo chiede lui, la cosa comincia a diventare preoccupante per i tifosi mensanini che, ormai, hanno valicato i confini della bassa Toscana.
E continua l'articolo, ricordando l'ennesimo atto d'amore proveniente da Los Angeles di qualche giorno fa: "Si, proprio Daniel, proprio il giocatore più amato dai tifosi, proprio lui che ha detto più volte di sentirsi a casa e lo ha scritto anche due giorni fa su Twitter: "Mi manca Siena". E chi conosce il ragazzo sa benissimo che la retorica non è assolutamente nelle sue corde. Sembra che la società voglia mettere le mani avanti avendo già annunciato che David Moss non sarà nel roster del 2013-14.
Perché, contratto o meno, ricco buyout o meno, di società in Europa e in NBA che possono "prendere in considerazione di pagare" ce ne sono molte. E perciò si conclude che "POTREBBE ESSERE stata la prima ed ultima stagione di Daniel Hackett a Siena. In altre circostanze avrebbe probabilmente battuto tutti i record di longevità. Adesso la Mens Sana si trova a sgomitare per trattenerlo ma le spalle sono meno larghe di un tempo".
L'idea di vivere in un miracolo è un pò un leit-motiv del basket tricolore, e che tanti budget improvvisati e spariti lungo la strada stanno lì a dimostrare. Un cavallo di battaglia che Ferdinando Minucci ha speso volentieri anche negli anni migliori, quando la certezza della pluriennalità della sponsorizzazione gli permetteva di scegliere a piacere. Un low profile che ingigantisce i risultati, che sono ineccepibili, ma che non dà l'esatta fotografia della situazione.
D'altronde il titolo del pezzo di Cappelli è "Daniel Hackett è una meteora".