Casper Ware, una telenovela per la Virtus Bologna

il play californiano sogna l'NBA e tiene Bologna sulla corda
15.08.2013 10:32 di  Umberto De Santis   vedi letture
Casper Ware, una telenovela per la Virtus Bologna

La Virtus non ha intenzione di aspettare oltre la mattina di Ferragosto per vedere nero su bianco la firma di Casper Ware sul contratto, pena stracciare l'accordo perché non c'è tempo da perdere e la società vuole il playmaker che manca per organizzare ritiro e squadra.

Un telenovela in piena regola dove potrebbero non mancare i risvolti legali. Ma andiamo con ordine: inizio luglio, Ware si accorda con Venezia assistito dal suo vecchio procuratore, poco dopo sostituito da un'altra agenzia americana che gli prospetta ingaggi più lucrosi. Ware ottiene dalla Reyer, che un giocatore così controvoglia non se lo vuole tenere, la
promessa di annullamento del contratto in vista di una chiamata in NBA che non arriverà.

Venezia provvede a risolvere i suoi problemi, nel frattempo, con una scelta che rende inutile l'ingaggio di Ware per cui si fa sotto la Virtus che offre più soldi: tutto semplice, no? Infatti con il presidente Villalta l'accordo è veloce, ma passano i giorni e la firma non arriva. Nelle mani di Ware è scoppiata la grana del vecchio procuratore, che vuole la sua parte per aver concordato il contratto biennale con Venezia che il play americano ha disatteso: una provvigione da 30mila dollari.

La Reyer, per non avere problemi, avverte Ware di acconsentire al tarsferimento a Bologna solo dopo la firma di una liberatoria che la sollevi da qualsiasi responsabilità qualora fosse citata per una causa di risarcimento: il danno dopo la beffa sarebbe troppo, e la questione tuttaltro che puro esercizio di teoria giurisprudenziale.

La Virtus ha preferito affrontare di petto la situazione, offrendosi di fare da garante in un eventuale contenzioso, ma ciò non è servito a sistemare le cose visto che la firma ancora non arriva e la mancanza di una spiegazione fa ritenere che Ware e la sua nuova agenzia temporeggino pensando a una chiamata NBA in vista. Chiaramente Villalta non si fa prendere in giro:
"La Virtus si è dimostrata molto paziente  e questa pazienza è animata dal fatto che noi crediamo fortemente in lui. A parole lui ci ha detto tante volte che vuole venire a giocare a Bologna: noi non possiamo più attendere, per cui o arriva il suo contratto firmato entro il 15 mattina, oppure noi andremo su un altro giocatore".